Sabato 4 agosto guide alpine e appassionati di storia e di montagna partiranno all’alba da Zoppe’ come i pionieri alla fine del 1800. Sulle orme dei primi salitori, una cordata storica sul Pelmo.

Al rientro della cordata sara’ inaugurata la mostra sul tema “la montagna e’….” con opere di Masi Simonetti e Flaminio Da Deppo.

Zoppè di Cadore e il Monte Pelmo. Un rapporto molto stretto, testimoniato dalla storia e dalle storie del piccolo Comune. I racconti dei cacciatori che da Zoppè salivano sulle “crode superiori” del Pelmo fanno parte del vissuto della minuscola comunità. Fino a non molto tempo fa invece si sapeva poco della sua storia alpinistica, delle sue Guide alpine e di un suo parroco cacciatore e scalatore che furono sicuramente tra i primi salitori del Monte Pelmo.

Una pagina di storia molto significativa per un paese di montagna che sarà rivisitata sabato 4 agosto con un’ascensione speciale sul monte Pelmo. La cordata, composta da Guide alpine e da quanti desiderano parteciparvi, partirà quando l’orologio del campanile di Zoppè scandirà le ore 6.

Le Guide alpine saranno vestite come i loro antenati della fine del 1800. La salita sarà seguita dalle telecamere della Rai. Dopo aver raggiunto la vetta gli alpinisti torneranno a Zoppè dopo una sosta al Rifugio Venezia che quest’anno compie i 120 anni. Il Venezia è il primo rifugio sorto sulle Dolomiti italiane. Il rientro a Zoppè è previsto per le ore 17.

Ad accogliere la “storica” cordata ci saranno il sindaco Renzo Bortolot e l’intera comunità in festa per questo suo passato alpinistico che arricchisce e nobilita la già ricca storia della comunità. Subito dopo l’arrivo delle Guide alpine sarà inaugurata una originale mostra di pittura dedicata alla montagna. Saranno esposte, insieme, opere di Masi Simonetti e di Flaminio Da Deppo.

Per l’occasione sono state raccolte le considerazioni della gente di Zoppè sul significato del vivere in montagna oggi. L’iniziativa, che è stata intitolata “La montagne è…”, è stata pensata come un’occasione dove le testimonianze di tante persone si intrecceranno con l’arte pittorica dedicata alla montagna, con la musica, con la storia. E il tutto sarà incorniciato in un clima di festa.