Ammontano a più di mezzo milione di euro i danni provocati dall’ondata di maltempo che lunedì sera ha colpito in modo particolare Auronzo di Cadore.

«Abbiamo già inviato una comunicazione a Provincia, Regione e Prefettura non tanto per quantificare ancora i danni, ma per renderli a conoscenza di quanto accaduto lunedì sera», spiega il sindaco di Auronzo, Daniela Larese Filon.

La natura si è scatenata per mezzora, tra le 19 e le 19.30, causando frane, allagamenti, smottamenti in tutto il comune della Val d’Ansiei, da Cima Gogna fino a Palus San Marco. Interrotte le comunicazioni telefoniche e anche la corrente elettrica. In alcune zone di Villagrande alberghi e abitazioni hanno potuto riavere la corrente elettrica soltanto in piena notte.

Sembra un bollettino di guerra l’elenco delle frane, degli allagamenti e dei danni che fa il primo cittadino di Auronzo. Anche il municipio ha subito danni, molti degli uffici sono infatti allagati, in modo particolare quello tecnico. Proprio gli operai comunali e i vigili del fuoco sono stati i primi ad intervenire nelle zone colpite, dove sono poi arrivati carabinieri, Anas e Veneto Strade, che hanno lavorato fino a tarda notte per riportare la situazione alla quasi normalità.

«Già durante la notte erano state riaperte tutte le strade» spiega la Larese Filon. Per la ciclabile, invece, duramente colpita da smottamenti e frane che hanno divelto recinzioni e rovinato il percorso e dove sono cadute una cinquantina di piante, il sindaco del paese delle Tre Cime si augura possa essere nuovamente agibile entro una settimana.
Nel tratto della ciclabile, tra Cella e lo stadio, ad esempio, la pioggia ha portato via tutta la ghiaia. «Stiamo lavorando per rimettere tutto in funzione al più presto», assicura il primo cittadino.

Molte le frane importanti che hanno investito il lungo lago di Santa Caterina, come quella a Transacqua, vicino al Bucintoro, dove è stato completamente spazzato via il cantiere presente, e quella di mile metri cubi a fianco delle tribune, nell’altra riva del Lago, che ha preso in pieno anche il piccolo ponte che è stato spazzato via.

Danni si sono registrati anche al campo da calcio che fino alla scorsa settimana ospitava la Lazio e in questi giorni il Real Vicenza. La rottura di una fognatura ha infatti allagato gli spogliatoi.

«Allagamenti e infiltrazioni si sono avute anche alle scuole medie, al liceo e a Palazzo Corte Metto» continua ad elencare il sindaco. « Per quanto riguarda il museo, comunque, già ieri sera era perfettamente agibile».
Frane si sono avute anche a Ponte Malon, a Cima Gogna (dove la statale è rimasta prima bloccata e poi aperta a senso alternato, anche per gli allagamenti presenti) e nella zona di Palus S.Marco. Una frana aveva isolato anche la Val da Rin, ma già nella serata di lunedì la strada era stata riaperta. Numerosi danni anche per i negozi, allagati in molti casi a causa della tracimazione dai tombini.

Fortunatamente ieri mattina Auronzo e le Tre Cime si sono risvegliate sotto un sole che ha reso più facili le operazioni di ripristino, partite con gli operai del Comune al lavoro già dall’alba.
Nelle zone colpite dal maltempo sono intervenuti i distaccamenti dei vigili del fuoco di Cortina, Pieve e Santo Stefano, più quelli ausiliari di tutto il Cadore e Comelico, che hanno lavorato ininterrottamente dalle 19 sino alle 2 della notte.
«Siamo intervenuti per undici situazioni di allagamento, dieci smottamenti, otto tagli piante, tre straripamenti e cinque per interventi vari», comunicano dal Comando di Belluno.

di Laura Bergamin

Fonte: Corriere Delle Alpi