Vedere parte della classe dirigente Bellunese e Veneta scagliarsi contro la intelligente politica economica e industriale del Sud Tirolo stupisce davvero. Si vede che far bene il proprio lavoro è diventata una colpa.

Tutti i territori, e il nostro non fa eccezione, sono parte di un contesto economico globalizzato dove la competizione è fortissima e la mobilità delle imprese avviene spesso tra continenti diversi, ma è bastata una letterina da Bolzano per scatenare reazioni inconsulte della nostra “classe dirigente” .

Invece di provare a costruire un modello economico adatto alla provincia di Belluno, un modello che tenga finalmente conto della specificità del suo territorio interamente montano, Cappellaro, Bond, Piccoli, agitano spade e prospettano guerre tra territori il cui rumore al massimo servirà a coprire il nulla della loro inconcludenza.

Come si fa a condannare chi cerca di operare al meglio per il proprio territorio offrendo, a un selezionato gruppo di imprenditori del settore della Green Economy, la possibilità di sviluppare nuove idee e nuova impresa in ambito alpino !

Non si accorgono i nostri distratti rappresentanti politici che l’offerta fatta dall’Agenzia di promozione del Sud Tirolo ha destato malumore anche a casa loro? Premiare le capacità, offrire nuove opportunità è compito della politica ed è quello che serve al nostro territorio mentre le guerre inconcludenti lasciano il tempo che trovano.

Se le nostre imprese sono in crisi , se i nostri paesi si sono svuotati, non è certo per colpa di Durnwalder ma della cronica incapacità di provvedere, in ambito Veneto e a livello Nazionale, a politiche che tengano conto delle peculiarità degli spazi alpini.

I fenomeni di spopolamento e progressiva marginalizzazione della montagna, dei quali oggi misuriamo le conseguenze, hanno origini lontane nel tempo e sono il frutto di scelte sbagliate, o mancate, la cui responsabilità è in buona parte di chi ha governato i nostri territori negli ultimi decenni.

Il Sud Tirolo ha costruito un invidiabile modello “Poli economico”, sostenibile, ben integrato nell’ambiente, che funziona e da reddito! Hanno fatto male? Scelte oculate e lungimiranti hanno mantenuto le comunità presenti in montagna dove l’agricoltura costituisce il pilastro che sorregge il turismo attorno al quale ruota un sistema di imprese dei settori più disparati. Nulla è lasciato al caso !

In Veneto la Montagna muore! Colpa del Sud Tirolo o non piuttosto del fatto che la Provincia di Belluno sconta politiche adatte al 96 percento della popolazione Veneta che vive in pianura e considera la montagna solo un luogo dove passare qualche giorno di vacanza?

Come non capire che il fenomeno di spopolamento delle Terre Alte è causato da scelte o peggio da mancate scelte, ben lontane nel tempo i cui responsabili sono gli stessi che oggi vorrebbero farci credere che le colpe sono altrove. Ma per piacere!

Per tutti coloro che si occupano seriamente di politica la priorità è creare nuove opportunità d’ impresa, lavoro, reddito. Questo è oggi un impegno ancora più pressante. E’ necessario proseguire nel dialogo con le realtà alpine contermini e cercare alleanze e sinergie che portino all’integrazione della montagna dolomitica nel nuovo soggetto amministrativo della Regione Dolomiti. Una Regione interamente montana dove le generazioni che verranno potranno condividere spazi, modelli di vita e di sviluppo sostenibile.

La provincia di Belluno-Dolomiti è il più bel luogo del Mondo, una miniera di pietre preziose che aspettano solo di splendere al sole. Si tratta in fondo di usare la mappa giusta per arrivarci !

Silvano Martini

Candidato “Scelta Civica” con Monti per l’Italia