Sono 26 i percorsi battuti per accedere ai 19 rifugi cadorini che restano aperti nei fine settimana dell’inverno e il cai parte con le gite di stagione. L’arrivo della neve apre la porte al “Cadore regno delle ciaspe“.

La neve di questi giorni ha spalancato le porte del “Regno delle ciaspe”. Il Cadore è tutto imbiancato. E il gatto della Comunità montana Centro Cadore è già in azione per battere i 26 percorsi che portano ai rifugi che resteranno aperti nei prossimi fine-settimana. Dal Ciareido al Città di Carpi, dal Chiggiato al Città di Fiume, dall’Antelao al Tenente Fabbro e al Costapiana, solo per citarne alcuni. I rifugi alpini aperti in questa stagione sono diventati una bella specificità per il Cadore che si sta imponendo sulla scena turistica come un comprensorio ideale per l’escursionismo estivo e invernale.
La gestione dei percorsi di accesso ai rifugi aperti è stata affidata alla Cooperativa Sociale Cadore che si avvale dell’esperienza e della preparazione professionale della Guida Alpina Alex Pivirotto. E questo garantisce la massima sicurezza degli itinerari. Anche di quelli più esposti.
Le tanto attese nevicate hanno conferito nuovo slancio anche alle gite con le ciaspe organizzate dalle sezioni cadorine del Cai che proprio domenica prossima hanno messo in calendario un’escursione sul Monte Verna.

A proposito di ciaspe c’è da dire che anche gli organizzatori della Ciaspalonga delle Marmarole, la più lunga gara con le ciaspe a livello nazionale – 43 chilometri – in programma per sabato 16 febbraio, hanno tirato un sospiro di sollievo. I copiosi centimetri di manto nevoso garantiscono fin da subito la formazione di un fondo ideale. E le iscrizioni alla competizione si sono impennate con l’arrivo dei primi fiocchi.

Bepi Casagrande

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