Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti Antichi” è la mostra inaugurata ad aprile nel Palazzo della Ragione di Padova, visitabile fino al 17 novembre, un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta della civiltà che fiorì durante il I millennio a.C. nella vasta area corrispondente all’attuale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino.

Centinaia di oggetti e manufatti emersi dagli scavi archeologici raccontano come viveva questo popolo antico, come costruiva le abitazioni, come si procurava il cibo, come seppelliva i defunti.
La mostra comprende anche una quarantina di reperti provenienti dal Cadore, prestati dai musei della Magnifica Comunità di Cadore di Pieve e di Palazzo Corte Metto di Auronzo, quest’ultimo presente con una decina di reperti provenienti dagli scavi archeologici del santuario del Monte Calvario di Auronzo. Tra gli oggetti prestati dal museo auronzani: un manico di simula iscritto, due lamine a pelle di bue, iscritte, una vasca di simula iscritta e una lamina bronzea a disco con figura femminile, oltre a cinque oboli norici in argento.

Grande la soddisfazione dell’ex assessore alla Cultura di Auronzo, Tatiana Pais Becher, nel scoprire che nel catalogo ufficiale dell’esposizione e nei depliant pubblicitari fa bella mostra di sé il “disco votivo del Monte Calvario”, risalente al III sec a.C.

La Pais Becher, che ha seguito con entusiasmo gli scavi dal 2002, ricorda come il santuario di Auronzo sia stato inserito tra i siti archeologici in fase di scavo più importanti di tutto il territorio nazionale, al primo posto nella classifica stilata dalla Regione Veneto, e come le precedenti amministrazioni comunali guidate da Antoniol e Zandegiacomo abbiano valorizzato il sito archeologico, finanziando le campagne di scavo e impegnandosi affinché il Museo di Palazzo Corte Metto includesse anche una sezione dedicata all’archeologia, inesistente prima d’ora.

Inoltre negli anni scorsi l’amministrazione comunale ha sempre cercato di coinvolgere i bambini e i ragazzi delle scuole della Val D’Ansiei, organizzando visite guidate al museo, al sito del Monte Calvario, oltre alle conferenze, con l’obiettivo di rendere le giovani generazioni consapevoli del prezioso patrimonio storico e archeologico, partendo proprio dalla conoscenza del passato per poi progettare il futuro.