A Comelico Superiore si riparte con gli sci. Il 20 novembre si è aperta infatti la pista di passo Montecroce Comelico gestita dalla società Dolomiti di Sesto-Sextner Dolomiten, che ha dato vita ad un importante comprensorio sciistico che unisce la val Pusteria, da San Candido, e la Val Comelico, con gli impianti di Padola.

Si tratta ormai di un’unica realtà che integra non solo due valli e due regioni, ma anche due culture; scommessa sulla quale tutto il Comelico punta molto per il rilancio del turismo invernale, e non solo. E Padola è la porta veneta di accesso a questo comprensorio, parte del Dolomiti Superski. «Una stagione lunga», spiega Mark Winkler, amministratore delegato della Sextner Dolomiten, «perché si chiuderà il 21 aprile. In questi giorni abbiamo avuto circa mezzo metro di neve naturale ed ora, ogni volta che le temperature ce lo consentono, stiamo sparando neve artificiale per essere pronti nel modo migliore».

Le piste di Padola invece apriranno sabato 21 dicembre. E «proprio a Padola», prosegue Winkler, «ci saranno alcune interessanti novità: anzitutto intensificheremo il passaggio dello ski-shuttle/skibus, un pullman da 80 posti che consente agli sciatori che provengono dal Comelico di raggiungere Signaue, oltre il passo Montecroce, e quindi di sciare anche sulle piste di Croda Rossa, rientrando poi verso le Terme di Valgrande, seguendo il nostro Giro delle Cime. Poi abbiamo anche deciso di spostare la biglietteria di Padola presso la stazione a valle della seggiovia, lasciando libero lo spazio dove si trova attualmente la casetta in legno della cassa per avere un più ampio parcheggio per lo skibus. In tal modo sarà più agevole la salita e la discesa per gli sciatori, proprio ai piedi delle piste».

Si attende poi con grande curiosità la conferma del successo della pista Campo, a Padola, inaugurata lo scorso anno e già capace di attrarre l’interesse di tantissimi sciatori, soprattutto delle famiglie. Un tracciato lungo 4,7 chilometri, con un dislivello di 785 metri e la classificazione di difficoltà blu, ovvero facile, con belle diagonali non troppo ripide, che si presta ad un vasto pubblico di sciatori, anche non molto esperti.

Tratto dal “Corriere delle Alpi” di Stefano Vietina 20 novembre 2013

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