«Questa è l’Italia del 2013». Sono su questo tono le reazioni a quanto accaduto venerdì pomeriggio alla stazione di Calalzo, dove un disabile svedese, turista in viaggio in Italia si è trovato nella impossibilità di salire sul treno per Conegliano, perchè il convoglio mancava del sistema elevatore per caricare in carrozza, turista e carrozzina. In molti hanno commentato oggi quanto avvenuto. Non ci sono dubbi che gran parte del nostro Paese abbia troppe barriere architettoniche che impediscono alle persone con handicap ma anche alle carrozzine degli anziani o dei bambini di muoversi in modo agevole.

Quanto avvenuto a Calalzo ha fatto intanto il giro d’Italia ed è finito su tutti i mass media. Maggiori i particolari emersi oggi sull’avvenimento. Il 40enne svedese, in viaggio turistico in Italia, era giunto a Calalzo con l’intenzione di proseguire (in pullman) verso Cortina D’Ampezzo. Ma una volta sceso nella piccola stazione si è accorto di aver dimenticato in albergo, nella cittadina da dove era partito, alcuni effetti personali. Ha tentato per questo di riprendere il primo treno utile che tornava in pianura, il locale per Conegliano delle 15.06. Una automotrice con operatore unico, senza altro personale che potesse assistere i passeggeri. Il capotreno ha cercato di convincere il turista che non c’era modoStazione_di_Calalzo per lui di salire con la carrozzina. Un dialogo svoltosi in inglese, ben parlato dal capotreno, che non ha lasciato dubbi interpretativi allo svedese. Qui c’è stata la prima decisa reazione: l’uomo ha scandito al capotreno che in Svezia questo fatto non sarebbe mai successo, che tutti i treni devono essere accessibili per i portatori di handicap. La posizione del capotreno è stata irremovibile, al punto che dopo 10 minuti di tira e molla il ferroviere ha dato il via al convoglio. Il turista non si è perso d’animo, ed ha inscenato la sua protesta aggrappandosi ad una maniglia del treno, che così è rimasto bloccato. Uno stop di circa 37 minuti. Il tempo per far accorrere sulla pensilina gli agenti della Polfer, che con garbo hanno convinto l’uomo ad attendere il convoglio successivo, il locale per Padova delle 16.22. Nel frattempo attorno allo svedese in carrozzina si era formato un gruppetto di passeggeri del treno fermo in attesa, per nulla spazientiti ma anzi solidali con la protesta del turista straniero. L’uomo, grazie all’impiego del sollevatore elettrico presente nella stazione di Calalzo, è infine salito a bordo del treno per Padova, assistito da personale delle Ferrovie. Una vicenda che rischia tuttavia d’avere una coda sgradevole per il viaggiatore svedese, perché i poliziotti non hanno potuto non segnalare l’uomo alla magistratura, per l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio. L’Italia è ancora molto lontana dai moderni paesi del Nord Europa nel campo dei diritti per i disabili.

Tratto dal “Corriere delle Alpi” del 9 novembre 2013