Tatiana Pais Becher e Walter Antoniol ieri hanno incontrato la popolazione al Caffè Venezia annunciando con grande soddisfazione di avere già raggiunto il quorum necessario per indire il referendum consultivo comunale sull’adesione del Comune di Auronzo all’Unione dei Servizi dell’Unione Montana Centro Cadore.
La raccolta firme di cui si sono fatti promotori i consiglieri di minoranza è iniziata in data 1 novembre, giorno festivo, e si credeva necessitasse 15-20 giorni per raggiungere il numero di firme necessario per indire il referendum. Invece i cittadini auronzani hanno manifestato un enorme interesse e una forte volontà di partecipare in prima persona alle scelte dell’amministrazione comunale in merito all’unione dei servizi. In soli 7 giorni sono state raccolte oltre 700 firme; la raccolta firme proseguirà anche domani (domenica) con un banchetto in piazza Santa Giustina, che sarà operativo dalle 9,30.
Lunedì la sottoscrizione sarà chiusa e le firme verranno depositate sulla scrivania del Sindaco che, come afferma lo Statuto Comunale, ha 20 giorni di tempo per convocare il Consiglio Comunale e comunicare la richiesta di indizione di referendum consultivo reclamata dai cittadini auronzani.
Tatiana Pais Becher e Walter Antoniol ringraziano i cittadini per avere aderito così numerosi alla sottoscrizione e per la sensibilità dimostrata, recandosi spontaneamente a firmare, nei confronti di una decisione che segnerà per sempre il futuro assetto amministrativo, economico e sociale della Val D’Ansiei. Il lavoro compiuto è stato molto impegnativo, essendo la raccolta firme possibile solo presso l’ufficio anagrafe e presso i due consiglieri di minoranza che hanno effettuato anche una raccolta porta a porta, oltre a recarsi nei locali pubblici. Inoltre raccogliere il 20% degli aventi diritto al voto su una popolazione di circa 3000 votanti è un numero oltremodo sproporzionato di quanto avviene a livello nazionale, dove sono necessarie 500.000 firme per indire un referendum.
Tatiana Pais Becher e Walter Antoniol ci tengono ad evidenziare come solo dopo avere consegnato al Sindaco la lettera che comunicava la loro volontà di farsi promotori di questa raccolta firme, questi abbia deciso con la Giunta di convocare tre riunioni per spiegare ai cittadini quali siano le ragioni che li hanno spinti ad optare per l’adesione all’unione dei servizi. Dall’assemblea pubblica dell’estate era calato il silenzio più assoluto sull’argomento, avendo anche il Sindaco rifiutato di esprimersi quando interpellato dalla minoranza durante l’ultimo Consiglio del 30 settembre.
Ora i consiglieri di minoranza consegneranno le firme al Sindaco chiedendo che l’Amministrazione Comunale assuma come propria la volontà che sarà espressa dagli elettori in suddetto referendum consultivo.
di Tatiana Pais Becher e Walter Antoniol