Sabato 29 marzo alle ore 9:15 presso l’Auditorium Palazzo Cos.mo a Pieve di Cadore si terrà un incontro pubblico sullo sfruttamento intensivo della Piave. Meno del 10% dei corsi d’acqua alpini mantiene oggi caratteristiche di naturalità. Su queste acque si progettano ancora centinaia di impianti idroelettrici che beneficiano di incentivi statali recuperati nelle bollette a nostro carico; cave e prelievi irrigui sconvolgono il medio e il basso corso del fiume. Comunità locali, associazioni, cittadini da anni chiedono la tutela del Piave nel rispetto dell’ambiente e della normativa, anche ricorrendo ad azioni legali. Organizzato dal Comitato Bellunese Acqua Bene Comune, Associazione Pescatori Comelico Sappada, Mountain Wilderness, Cai, Cirf, Wwf, Legambiente, Lipu; con il Patrocinio del Comune di Pieve di Cadore
Intervengono
Idroelettrico nelle Alpi: Luigi Casanova – Cipra Italia
Produzione idroelettrica e tutela dello stato ecologico dei corsi d’acqua: Bruno Boz – Cirf
Piave, alto corso: lo sfruttamento in Provincia di Belluno: Lucia Ruffato – Comitato ABC
Il punto di vista dei pescatori: Ferdinando Gant – Pescatori Comelico e Sappasa Bacino n.1
Di acqua e di ghiaia, i furti legalizzati lungo il Piave: Fausto Pozzobon – Legambiente Veneto
Perché i ricorsi: Massimo Collavo – Cai Tam