Matteo Gracis, giornalista indipendente e proprietario di alcuni siti web, si occupa di informazione locale ma non solo. “La Cosa”, la rubrica di Beppe Grillo, ha deciso di raccontare la vicenda che vede Gracis vittima di un’ingiustizia “perché quanto accaduto a lui, potrebbe succedere a tutti noi”. Il fatto riguarda il Forum del sito NuovoCadore e il 15 gennaio 2015 Matteo Gracis dovrà raccontare quello che state per leggere a un giudice. Contro di lui Maurizio Paniz, ex deputato di Forza Italia e Avvocato di Silvio Berlusconi.
“Io oggi mi trovo accusato per diffamazione dall’ex On. Maurizio Paniz, ex deputato di Forza Italia se non sbaglio. Tra le mie attività ho una serie di siti Internet, dei siti web ce n’è uno che si chiama nuovocadore.it ed è dedicato a una località che è il Cadore, nelle Dolomiti bellunesi. All’interno di questo sito, di questo portale c’è un forum di discussione, qualsiasi utente può registrarsi, attraverso una mail, senza quindi una carta d’identità, può registrarsi con il nome che vuole, proprio come succede su Facebook e inserire dei messaggi e oggi mi trovo accusato per diffamazione dall’ex On. Maurizio Paniz ex deputato di Forza Italia se non sbaglio”.
“Diffamazione perché secondo lui c’è stato un messaggio diffamante contro di lui su questo forum di cui sono proprietario. La cosa incredibile è che non sono io l’autore di questo messaggio, sono solo il proprietario, quindi eventualmente dovrei essere accusato di omissione di controllo, non di diffamazione”.
I fatti si sono svolti come segue
“Nell’aprile 2011 un utente che s’identificava con il nome di “Smara” era un nickname, un alias, un soprannome, inserisce un commento sul forum all’interno di una discussione che non riguardava Paniz, era una discussione su un possibile nuovo impianto sciistico del territorio locale. In questa discussione tra i battibecchi che c’erano tra gli utenti sempre in modo molto civile, lei (Smara) scrive delle critiche politiche nei confronti di Paniz.
Un mese e mezzo dopo ricevo una mail dallo studio legale di Paniz, perché lui è un Avvocato, ha il suo studio legale, in cui mi si chiedeva di cancellare questo messaggio perché secondo lui era diffamatorio e che se non l’avessi cancellato ne avrei pagato le conseguenze a livello legale. Attenzione, mi manda una mail, non mi manda una raccomandata con ricevuta di ritorno, questo è un punto importante, una mail non ha una comunicazione ufficiale, potevo benissimo non leggerla, poteva finire nello spam.
Ci metto 11 giorni di tempo per leggere la mail, consultarmi con il mio legale di fiducia e decidere di intervenire e di accogliere, in parte, la richiesta di Paniz, modificando il messaggio in questione e omettendo tutta la parte ipoteticamente diffamatoria. Ho avvisato a quel punto Paniz rispondendo alla mail dicendo: caro Paniz ho accolto in parte la tua richiesta, come puoi vedere il nuovo messaggio che c’è adesso non ha niente di diffamatorio.
Nonostante questo il 12 ottobre dello stesso anno, ricevo la querela per diffamazione. Una cosa curiosa, nessuno mi ha mai chiesto chi è questa “Smara”, soltanto i Carabinieri di Cadore un giorno mi hanno contattato chiedendomi di fornirgli i dati personali, dati personali che un amministratore di un forum può avere solo e soltanto la mail, che anche quella può essere inventata, e l’IP che invece quello non può essere inventato. Io prima di fornirgli gli ho detto: signori consegnatemi almeno un documento in cui c’è una richiesta ufficiale da parte vostra, altrimenti se vi consegno i dati senza nessuna richiesta ufficiale vado contro la legge, perché sto sperperando dei dati che sono privati, vado contro la legge per la privacy. Loro mi hanno detto: va bene, ti faremo avere la richiesta, non li ho più sentiti.
Il 15 gennaio del prossimo anno, avrò l’udienza, la nuova udienza fissata sempre al Tribunale di Belluno, dove cercherò di spiegare tutta questa storia che ha dell’incredibile. Se per caso venissi condannato, qualsiasi sito italiano che ha la possibilità di commentare, dal sito della Repubblica, all’Ansa, a qualsiasi social network che non ha una censura preventiva o meglio una moderazione preventiva del centro dei messaggi, potrebbe finire condannato come magari verrei condannato io, sarebbe un precedente incredibile nella storia.
Detto questo, secondo me ci troviamo davanti a un caso un po’ di arroganza da parte di un ex deputato che chiaramente ha mezzi illimitati in confronto a me. Mi sento un po’ Davide contro Golia in questo momento. Però accetto questa cosa e ho fiducia nella giustizia e vedremo quello che succede. Tra l’altro la legge dice che avrei dovuto rimuovere quella cosa solo nel momento che un giudice mi diceva “sì effettivamente è diffamatoria” io invece l’ho già rimossa, quindi il reato eventualmente è già decaduto, è tutto molto campato in aria. Rischio, da quello che so una pena pecuniaria, quindi di dover pagare, una multa anche molto consistente, a discrezione del Giudice e in base alla richiesta che farà il Signor Paniz.
Avevo chiesto al mio Avvocato se c’era la possibilità di andare in prigione, nel senso che non perché avessi paura, c’è la condizionale, non ho nessun precedente quindi non era quello il problema, ma perché andrei volentieri in prigione per una cosa del genere! Perché se siamo arrivati al punto che una persona come me, che è proprietaria di un sito, rischia di essere condannato perché è stato inserito un commento non da lui e che è intervenuto modificando questo commento in 11 giorni, allora voglio andare in prigione per tirare su un polverone, per cambiare le cose, va fatta una legge precisa, vanno messi dei limiti e poi, com’è possibile che una persona come Paniz che ha fondi infiniti possa fare quante denunce vuole e io come faccio a proteggermi?
Sto pagando tantissime spese di Avvocato solo per difendermi, quindi dobbiamo vedere come andrà a finire, in ogni caso avrò perso. La solidarietà che ho avuto è stata soprattutto dai cittadini, non nego alle istituzioni che non so neanche che siano a conoscenza, anche se sono usciti comunque gli articoli sui quotidiani locali, né tanto meno da schieramenti politici o da altri enti. Sono usciti questi articoli sui quotidiani locali, mi ha impressionato perché sono articoli asettici nel senso che hanno fatto degli articoli proprio di cronaca senza muovere una virgola nei confronti miei o nei confronti suoi, questo perché probabilmente il Signor Paniz come dicevi prima è una potenza, quindi non so, adesso cosa ci sia dietro.
La cosa un po’incredibile è che la solidarietà mi è arrivata dagli stessi quotidiani che hanno pubblicato gli articoli in forma privata, al ché dico: bene perché non fate un articolo e allora esprimete pubblicamente questa solidarietà. Se volete sopportarmi veramente fatelo a livello anche pubblico, non solo privato, privatamente sono bravi tutti!”
Matteo Gracis, giornalista indipendente