Si terrà a Brdo pri Kranju, vicino Lubiana, il 25 e 26 gennaio 2016, il lancio ufficiale della macroregione alpina (Eusalp). Il piano di Eusalp coinvolge una popolazione complessiva di 70 milioni di abitanti suddivisi tra 48 Regioni, tra cui Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Provincie autonome di Trento e Bolzano e Friuli Venezia Giulia. Verrà presentata in anteprima anche venerdì 22 gennaio 2016 presso il Centro Congressi di Longarone Fiere Dolomiti e saranno presenti il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e gli Assessori regionali veneti Federico Caner e Gianpaolo Bottacin.
«La Macroregione alpina non sarà una nuova Regione: non c’è bisogno di una nuova Regione o di un nuovo Ente. Non ci saranno nuove leggi e non ci saranno fondi istitutivi: insomma, non sarà un altro carrozzone». Lo mette subito in chiaro Ugo Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia con delega alla Macroregione alpina (Eusalp), intervistato da Radio24, nel corso della trasmissione “L’altra Europa”. «Si tratta, lo dice il termine, di una ‘Strategia’, cioè di un modo di lavorare insieme, riconosciuto pero’ dal Parlamento e dal Consiglio d’Europa, non solo basato sulla buona volontà, ma istituzionalizzato».
Questa, spiega Parolo, è la quarta Strategia macroregionale, dopo quelle per il Mar Baltico (Eusbsr), il Danubio (Eusdr) e l’Adriatico-Ionica (Eusair), «ma – precisa – questa di Eusalp è una vera rivoluzione». «La Strategia si basa su un piano d’azione, che è nato nel 2014, a seguito di una grandissima consultazione pubblica, che si è svolta, in tutti i 7 Stati e nelle 48 Regioni, da giugno a ottobre 2014 – ricostruisce il sottosegretario -; poi, l’1 e 2 dicembre, a Milano, noi, Regione Lombardia, che abbiamo avuto l’onere e l’onore di coordinare le Regioni italiane dentro la Strategia macroregionale lungo il percorso di formazione, abbiamo ospitato la Conferenza finale degli stakeholder, con oltre 1.200 persone, con la presenza di capi di Stato e rappresentanti di tutte le Regioni, dei Lander e dei Cantoni che compongono la Macroregione alpina. Il ‘Piano d’azione’ poggia su 3 pilastri, punti cardine su cui si baserà la stessa Strategia: ricerca e innovazione; connettività e accessibilità energia e ambiente – elenca Parolo -. Dentro questi pilastri poi ci sono ‘Gruppi di azione’, che declinano le altre attività da svolgere: dalla promozione, alla tutela del patrimonio culturale, alla valorizzazione dell’ambiente, al miglioramento dei trasporti».
I ‘Gruppi di azione’ verranno costituiti il 25 e 26 gennaio prossimi, a Brdo, in Slovenia, quando verrà lanciata a tutti gli effetti la ‘Strategia macroregionale’. «Due sono le vere scommesse – sottolinea Parolo -: da un lato, il fatto che l’iniziativa nasce dalle Regioni, ed è la prima volta, infatti nel Comitato paritetico e nella governance ci saranno, a pari livello, sia i 7 Stati che le Regioni, che, a turno, rappresenteranno i singoli Stati dentro la Strategia macroregionale; è questo il primo tentativo di fare la cosiddetta ‘Europa delle Regioni’, quella dei popoli. “La seconda scommessa – spiega – è che si è scelto di fare una ‘Strategia delle Alpi’, dentro la quale ci saranno Regioni come la Baviera e la Lombardia, realtà grandissime, ciascuna con milioni di abitanti, con grandi metropoli e grandi pianure: la sfida è quella di fare diventare un’opportunità la convivenza tra la montagna e le aree altamente antropizzate».
Fonte “Il Cittadinomb”