E’ in piena attività la macchina organizzativa del SanVito Blues&Soul festival che quest’anno arriva alla 15a edizione. Come ogni anno la manifestazione avrà luogo durante il mese di luglio, dal 2 al 23 luglio, con una settimana in più rispetto alle edizioni precedenti.
L’apertura il 2 e la chiusura il 23 luglio, avranno luogo, (novità di questa edizione), a San Vito di Cadore, all’interno di queste due date il treno del festival si fermerà a Borca, Vodo, Cibiana e Valle di Cadore, le montagne più belle del mondo saranno ancora l’anfiteatro naturale della manifestazione. La manifestazione è costantemente presente sul territorio dal 2005, quando, tolta dall’armadio delle cose dimenticate, attraverso un lungo lavoro è diventato un festival che gode di grande considerazione non solo a livello nazionale. Prova ne è il fatto che ad ogni edizione sono centinaia le richieste da parte di artisti e agenzie, che arrivano agli organizzatori per poter suonare.
Pur essendo la musica l’assoluta protagonista, la manifestazione sarà arricchita di numerosi ed interessanti eventi collaterali. Un appuntamento importante che, godendo anche dell’esclusività del proprio territorio, è diventato unico nel panorama musicale – culturale nazionale. Particolare attenzione, come sempre, è riservata ai sapori locali, alla promozione delle tipicità di montagna creando un percorso musicale di scoperta del territorio, della cultura e della gastronomia. Già confermata la Band che aprirà la manifestazione, a San Vito, il 2 luglio, il Raphael Wressnig Soul Gombo, super gruppo che oltre al leader Raphael Wressnig, uno dei più grandi interpreti dell’organo Hammond, vedrà sul palco Alex Schultz, alla chitarra, protagonista assoluto degli ultimi vent’anni della nuova scena del Blues americano; Johnny Vidacovich, (Bobby McFerrin, Stanton Moore, Willy DeVille, ecc…) alla batteria e voce e Graig Handy, (Art Blakey, Wynton Marsalis, Roy Haynes, Elvin Jones, Joe Henderson, Dee Dee Bridgewater, ecc…) al sassofono e voce. Una manifestazione che va considerata un’ importante finestra aperta sul nostro territorio e sulla cultura dolomitica, un punto di incontro di esperienze musicali cosmopolite, un appuntamento imperdibile per uditi sopraffini e palati esigenti.