Giovedì 31 Marzo 2016, dalle ore 14.00, presso l’Aula Magna dell’Università IUAV – Santa Croce 191 Venezia si terrà il convegno “ALTERNATIVE, OPZIONI E OPPORTUNITA’ DEL PREVISTO NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO NELL’AREA DELLE DOLOMITI” promosso dal Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani – Sezione di Venezia
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Riportiamo, sempre sul tema ferrovia e Cadore, alcuni stralci del comunicato stampa a cura del Comitato Interregionale Carnia-Cadore PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Autostrada Venezia – Monaco? Indietro tutta! W la ferrovia!
In un articolo apparso sul Corriere delle Alpi domenica 13 marzo 2016 si torna a parlare della Venezia-Monaco.
“Ci sorprende che ci sia ancora qualcuno disposto ad ascoltarli e lasciarsi influenzare dalle loro affabulazioni, fondate su modelli di sviluppo superati, e che gli stessi abbiano l’arroganza di cercare sostegno proprio da chi subirebbe le maggiori conseguenze negative da un’infrastruttura impattante, inutile e dannosa destinata a condizionare il futuro di un territorio per fare il gioco di interessi economici distanti anni luce dagli interessi del territorio alpino. E’ infatti risaputo e documentato che le aree marginali non traggono alcun vantaggio dalle grandi infrastrutture viarie.
Ci sorprende che nostri amministratori che stanno dialogando fattivamente con soggetti politico-economici al di là del passo di Monte Croce Comelico, non si siano accorti che la Pusteria, da tempo, non pensa affatto all’infrastruttura autostradale per il suo sviluppo ma sta ragionando, secondo noi molto correttamente, sul potenziamento della ferrovia come elemento portante di un modello di mobilità multimediale (difficile non constatare la nascita della nuova stazione FS di Versciaco, raccordata direttamente agli impianti di sci di Monte Elmo: treno + cabinovia con gli scarponi ai piedi).
Ci sorprende che questi propugnatori dell’asfaltatura delle Dolomiti (leggi prolungamento dell’autostrada), che hanno letto gli articoli dei giornali veneti di questi ultimi anni zeppi di cronaca nera sulle commistioni politico-affaristiche miranti alla cementificazione del Veneto a mezzo project financing “chiavi in mano”, non si siano accorti che sarebbe meglio concentrarsi su progetti condivisi anche con gli “ambientalisti” (leggi potenziamento della ferrovia, con determinati criteri) piuttosto che perseverare “diabolicamente” nel tentativo di proporre interventi vantaggiosi per pochi, fuori dalla logica e dal tempo”.
PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore
peraltrestrade.cadore@gmail.com
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