Riceviamo e pubblichiamo il comunicato sottoscritto dal Gruppo di Cittadini Contrari alla variante.  

“In questi anni i vari governi, sotto l’egida del contrasto alla corruzione e alle mafie, hanno partorito, e via via ritoccato, monumentali e complicatissimi codici sugli appalti di opere pubbliche, ivi compresa l’istituzione di un’Authority Nazionale Anti Corruzione.
Poi però, perennemente in ritardo sull’esecuzione del lavori, lo Stato ricorre sistematicamente a Commissari Straordinari e, a colpi di emendamenti e procedure urgenti, aggira tanto impunemente quanto allegramente tutto il corpus normativo di cui sopra.

A questo andazzo non si sottraggono, com’era prevedibile, le opere previste sulla SS 51 di Alemagna in vista dei Mondiali di Sci Alpino Cortina 2021 (172 milioni) . Al Senato hanno infatti approvato un emendamento alla Legge di Bilancio 2018 che, al fine di una più celere realizzazione del progetto sportivo, concede ai Commissari Straordinari la facoltà di:
– ridurre i termini per le procedure di appalto;
– evitare la pubblicazione di bandi di gara pubblici, sostituendoli con l’invito mirato a partecipare ad almeno 5 imprese (chi?!?).
Il tutto assicurando “trasparenza, concorrenza e rotazione”. Tutti tranquilli dunque perché tanto in Veneto la mafia non c’è.
Qualche deputato avrà il coraggio di sollevare il problema quando la Legge andrà alla Camera per il voto ?

Presso il Ministero dell’Ambiente è in corso la procedura per decidere se la variante di San Vito e le altre varianti previste lungo la strada di Alemagna dovranno essere sottoposte a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).
Sul sito del Ministero dell’Ambiente si possono trovare le numerose osservazioni presentate da cittadini e associazioni che chiedono la sottoposizione a VIA.

E’ doveroso – ed è nell’interesse di tutti, anche dei favorevoli – che opere così impattanti su paesaggio, flora, fauna e benessere dei residenti e dei turisti debbano essere oggetto di un accurato studio di impatto ambientale! Anche perché una siffatta analisi può solo migliorare un’opera che, ad oggi, tutto appare tranne che progettata nel rispetto delle nostre amate valli.

Evidentemente sono in molti a non volere procedure rigorose, sia di valutazione che di realizzazione delle opere.
Probabilmente non le vuole l’ANAS, perché eventuali opere di maggior mitigazione o modifiche importanti comporterebbero costi aggiuntivi e il rischio di arrivare “lunghi” rispetto alla data di inizio dei Mondiali 2021.”

Per il Gruppo di Cittadini Contrari alla variante
Stefano de Lotto, Massimo Strazzabosco, Patrizia Perucon, Aldo Panciera, Maurizio Pagan