La comunità di Domegge di Cadore ha vissuto l’ultimo mese e mezzo del 2017 all’insegna di iniziative culturali e religiose per festeggiare la sua chiesa parrocchiale che ha compiuto 150 anni. Il programma, che è stato messo a punto da un gruppo di persone coordinate dal pievano don Simone Ballis, ha consentito di avvicinarsi alla storia dell’edificio intraprendendo un percorso che ha permesso di rendersi conto del valore artistico della chiesa dedicata a San Giorgio. Molto apprezzate la mostra degli oggetti sacri antichi e l’approfondimento della dottoressa Letizia Lonzi sulle opere d’arte di proprietà della chiesa. E a richiamare attenzione e partecipazione, oltre ai concerti corali, è stato l’approccio storico e architettonico curato dall’architetto Giuseppe Cian.

“Credo che l’interesse sia stato stimolato dal fatto che la prima chiesa dedicata a san Giorgio sia stata, probabilmente, costruita a Domegge nell’anno 809. Una data lontanissima che fa pensare e stimola anche un po’ di orgoglio identitario “. L’architetto Cian spiega così l’interesse storico dimostrato dalla comunità di Domegge per la sua chiesa.
“La data 809 – continua l’architetto Cian – appare in una iscrizione latina trovata nel 1771 dietro il tabernacolo dell’altare maggiore. Verso la metà del 1400, sul luogo di quella originaria, venne costruita un’altra chiesa di forma gotica che fu ampliata nel 1628. Il 21 giugno 1783 un fulmine danneggiò il campanile e la sacrestia e l’8 ottobre 1805 un incendio distrusse il tetto della chiesa e del campanile. Negli anni 1816-1817 vennero ricostruiti il coro e l’altare maggiore dedicato a San Giorgio “.
In seguito però l’edificio risultò insufficiente a contenere i fedeli per cui venne presa la decisione di procedere ad un ulteriore ampliamento.

“Esatto. – racconta l’architetto Cian – Un primo progetto redatto dall’ingegner Bosio venne accantonato e nel 1847 l’incarico passò all’ingegner Sandi. Il progetto fu approvato nel 1849 e i lavori, assegnati alla ditta Clerici di Forni di Sopra, ebbero inizio il 29 giugno 1861 sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Segusini di Feltre essendo, nel frattempo, deceduto l’ingegner Sandi “.
Il costo complessivo della costruzione ammontava a Lire 209.851,17 pari a 73.342,92 Fiorini. La chiesa fu benedetta ed aperta al culto dall’arcidiacono Gregori il 17 novembre 1867. Inaugurata la chiesa mancava però il campanile. O meglio, il vecchio campanile c’era ancora ma era troppo piccolo accanto alla nuova grande chiesa. Così la pensava anche il podestà Giovanni Barnabò che fece progettare una nuova torre campanaria.
I lavori cominciarono il 14 maggio del 1929 e il collaudo è stato effettuato il 12 dicembre 1932.

 

Articolo tratto da IL CADORE n.1-2018


Abbonati a IL CADORE, il giornale della Magnifica Comunità.
Info: ilcadore@magnificacomunitadicadore.it – Tel. 0435.32262