La vocazione turistica del Cadore passa per l’escursionismo estivo e invernale, con e senza ciaspe ma anche con gli sci e la mountain bike.
E il merito è tutto di un patrimonio sentieristico che ha origini antiche.
La necessità di percorrere le valli e risalirne le chine allo scopo di valorizzare ogni porzione di prato e di bosco per ricavarne qualcosa di utile ai poveri bilanci familiari, ha sviluppato nel tempo una rete sentieristica che i cadorini hanno sempre considerato una autentica risorsa e che oggi può essere recuperata e valorizzata turisticamente. Ci hanno pensato i Comuni del Centro Cadore con un progetto che, dopo aver preso in esame i sentieri che attraversano il territorio, li ha fatti diventare una interessante opportunità turistica.
È nata così la “Traversata del Cadore”. Si tratta di un itinerario lungo 75 chilometri frutto dell’inanellamento di sentieri già esistenti e di alcuni tratti nuovi, percorribile a piedi e anche in bicicletta. Parte da Auronzo e arriva a Caralte di Perarolo.
“La Traversata – spiega Mario Manfreda, sindaco di Lozzo – è il frutto di un progetto di sviluppo turistico che passa attraverso il recupero e la promozione di itinerari di fondovalle e la messa in rete dei luoghi di eccellenza paesaggistica, storico culturale e naturalistica”.
Un progetto ambizioso e molto articolato che ha coinvolto i Comuni di Auronzo, Lozzo, Vigo, Lorenzago, Domegge, Calalzo, Pieve, Valle e Perarolo.
Capofila e coordinatore dell’iniziativa è il Comune di Lozzo e in municipio a Lozzo sono state seguite nel dettaglio tutte le tappe del progetto.
“Devo dire che assumendomi l’impegno di coordinare il progetto – sottolinea il sindaco Manfreda – ho coinvolto tutti gli uffici del mio Comune in una vera e propria avventura che finirà soltanto quando si concluderanno definitivamente i lavori e cioè a dicembre di questo 2018. Per questo motivo credo sia doveroso rivolgere un grazie speciale a tutti i dipendenti del Comune di Lozzo anche da parte degli altri Comuni protagonisti del progetto”.
L’opera costerà 1 milione e 829.270 euro.
Il percorso che parte da Auronzo si sviluppa lungo la sponda destra, prima del torrente Ansiei e poi del ume Piave, fin dopo Cima Gogna. A Tre Ponti infatti il percorso si divide in due tronconi. Uno continua sulla destra del torrente Ansiei e, passando per Lozzo arriva a Domegge mentre l’altro troncone, proprio a Tre Ponti attraversa la statale 52, raggiunge Vigo e Laggio, sale a Lorenzago per scendere poi, lungo la vecchia strada (sinistra Piave), a Vallesella, Calalzo, Sottocastello, Caralte e Perarolo. Il tratto invece che passa per Lozzo e Domegge, sale a Grea e Rizzios per arrivare a Calalzo, Pieve, Valle, Perarolo e Caralte. Ovviamente a Domegge, Calalzo e Pieve i due itinerari si incrociano.
“Allo scopo di valorizzare al meglio il percorso – precisa ed illustra il sindaco di Lozzo – sono state individuate tre Porte d’entrata. Quella a nord sarà allestita in località Transacqua ad Auronzo mentre quella più a sud sarà a Caralte. E ne abbiamo pensato anche una terza, a metà percorso, a Vallesella di Domegge”.
Ogni Porta, dovendo essere facilmente raggiungibile, sarà collocata nel centro storico del rispettivo Comune e dovrà essere dotata di un ampio parcheggio. Dovrà inoltre attrezzarsi per fornire indicazioni dettagliate circa il percorso della Traversata e dotarsi di un servizio di noleggio mezzo.
“Ci siamo preoccupati – sottolinea Mario Manfreda – di dar vita ad un itinerario facilmente percorribile, a piedi o in bici, proprio da tutti: da famiglie con bambini e anche da anziani. E poi abbiamo fatto in modo che il percorso si inserisca nella vita delle comunità cadorine e proprio per questo abbiamo voluto che attraversi il cuore di ogni centro abitato. Quindi ci sono i boschi e i prati ma ci sono anche i paesi con i loro patrimoni culturali”.
Articolo tratto da IL CADORE n.3-2018
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