Toscani: “Esenzione dal ticket per distretto di Auronzo e Comelico, e rimborso per chi ha fruito del medico di Pieve . Scritto ad Angonese e a Colletto per rapida soluzione”
“Da ottobre anche Longarone e Zoldo senza pediatra: carenze croniche da risolvere”
“Non credo sia ancora accettabile che centinaia di famiglie residenti ad Auronzo, Vigo, Lozzo e Lorenzago, oltre a quelle del Comelico, siano prive di pediatra di base, e siano costrette non solo a recarsi a Pieve per una visita, ma anche a corrispondere un ticket per un servizio essenziale che non viene erogato nel loro Distretto. Per questo ho inviato al direttore generale dell’Usl Ermanno Angonese la richiesta di valutare la situazione, contestualmente al rimborso dei ticket per i genitori che l’avessero già pagato presso l’ospedale di Pieve, trovandosi nell’assoluta necessità di ricorrere ai pediatri dell’ospedale per i loro figli”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, che ha richiesto al dr. Angonese di adoperarsi con urgenza per risolvere una situazione ormai insopportabile per il Cadore.
“Nell’assenza di un pediatra di base per l’intero Comelico e per il distretto di Lozzo, Lorenzago, Vigo ed Auronzo, le famiglie debbono ricorrere ai medici ospedalieri a Pieve – ricorda Toscani -. In aggiunta, una norma impone in casi simili di corrispondere il ticket, e non credo sia più tollerabile che per aspetti burocratici vengano penalizzate famiglie già prive di un diritto essenziale. Perciò ho chiesto al dottor Angonese di valutare una rapida soluzione per dotare l’area di un pediatra per i bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, e intanto di disporre la sospensione del ticket a Pieve per le famiglie, studiando come rimborsare coloro che lo avessero già pagato”.
Il vicepresidente inoltre ha contattato anche l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, per risolvere l’annosa questione dei pediatri di base ed ospedalieri in Cadore. “Nell’area del Cadore, dell’Agordino e del Comelico, manca addirittura il servizio pediatrico di base, e dal 1° ottobre anche il Longaronese e la Val di Zoldo saranno investiti da questo problema. Inoltre all’ospedale di Belluno mancano 3 pediatri su un organico di 8, e a Pieve uno su 3. Carenze croniche che si riflettono sulla popolazione di montagna, già priva di molti servizi sanitari di base e costretta per questo a disagi che arrivano a scoraggiare la permanenza nelle terre alte delle giovani coppie”.
“Per quanto riguarda il caso del ticket a chi si rivolge all’ospedale di Pieve – conclude Toscani -, il problema è di facile soluzione e per questo credo che il dottor Angonese saprà trovare presto una risposta concreta ai bisogni delle famiglie”.