Venerdì 15 ottobre 2010, alle ore 21, nella Sala Consiliare di Auronzo di Cadore verrà presentato in anteprima nazionale il volume “Destinazione Perù”, primo libro dei veneti in Perù,di Flavia Colle e Aldo Rozzi Marin. Si tratta infatti della seconda presentazione in assoluto dopo quella tenutasi a Lima nell’agosto scorso. La serata, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Auronzo, dall’Associazione Bellunesi nel Mondo e dall’Associazione Veneti nel Mondo Onlus, prevede la presentazione con videoproiezione del nuovo volume di Flavia Colle “Destinazione Perù”, scritto con Aldo Rozzi Marin, presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Onlus, Console Onorario del Cile, presidente dell’associazione veneta in Cile. Il programma prevede i saluti del Sindaco di Auronzo, Bruno Zandegiacomo Orsolina, dell’Assessore alla Cultura, Tatiana Pais Becher, del Presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Gioacchino Bratti. Seguiranno gli interventi degli autori del volume, Flavia Colle e Aldo Rozzi Marin, del vice-presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Patrizia Brigo.
Le conclusioni saranno affidate a Oscar De Bona, ex Assessore alle Politiche deii Flussi Migratori della Regione Veneto. La serata sarà allietata dal Coro Oltrepiave. Nel libro si scopre quel Veneto costruito oltre oceano, dove si riflettono i valori della nostra cultura: il lavoro, come valore di vita, da tramandare alle future generazioni; il lavoro svolto nella città di Lima, nella foresta amazzonica o nelle miniere, come racconta Zas Friz emigrato insieme a tanti altri dalla Valle Agordina; il senso del sacrificio, presente nella lunga traversata oceanica e nel duro viaggio a terra, nella fatica del lavoro, e nella nuova vita da costruire; l’iniziativa imprenditoriale, che portò molti a raggiungere notevoli risultati e creare vere fortune. Tra gli elementi che accomunano le storie delle famiglie venete in Perù, oltre al senso dell’identità e al valore del lavoro c’è l’attaccamento alla famiglia – alla vita in famiglia – e la fede religiosa. Il senso dell’identità si unisce alla tradizione e entrambi si esprimono nei valori, nei costumi e nella gastronomia, nel cibo quotidiano come nella coltivazione del proprio orto e vigneto.La lingua veneta è vista come parte integrante della cultura veneta, parte dell’identità, alla quale con orgoglio non si vuole rinunciare. Come ha detto un emigrante bellunese con una sintesi mirabile: “Il Veneto per me è parlare in lingua veneta, è mangiare veneto”. Non si dimentica una categoria speciale di emigranti: i missionari veneti, che in Perù sono più di cinquanta.Il libro racconta la vita dell’apostolo di Lima, il beato Luigi Tezza, nato a Conegliano e contiene l’intervista di Padre Marino De Prà di Pieve d’Alpago, che svolge un intenso lavoro pastorale nelle periferie di Lima, nel “Barrio frigorifero”.
(fonte: bellunopress.it)