(Riceviamo e  pubblichiamo)

Dalla montagna partono altre 150 lettere per il presidente Tondo (Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia – n.d.r.) si raggiunge il numero di 750 circa, in tutto. Non si tratta precisamente di auguri di buone feste, e nemmeno di una letterina di desideri per Babbo Natale,  bensì di una precisa richiesta avanzata con determinazione, da 150 famiglie di Forni di Sotto e di Sopra: che la gestione dell’acqua torni nelle mani dei comuni e sia messa al sicuro da speculazioni di qualsiasi tipo, genere e natura.

Tutte queste persone, non sono strumentalizzate da nessuno e stanno dimostrando un inedito, per la nostra montagna, senso di responsabilità e partecipazione; responsabilità, nel prendere in mano il destino proprio e delle future generazioni; partecipazione, nell’ uscire allo scoperto ed esprimere apertamente l’indignazione per ciò che sta avvenendo e il  desiderio che le cose avvengano in un modo diverso.

Sì, perché per noi è chiaro che esiste un modo diverso da quello che ci vogliono imporre,  per dare un futuro alle popolazioni che abitano le terre alte e infatti, di una cosa siamo sicuri: non si può risolvere un problema con lo stesso criterio e argomento che lo ha generato.

Da 50 anni la montagna si sta spopolando perché per sua natura, essa non è “competitiva” all’interno di un sistema ideato fuori dai suoi confini. Il mercato, asservito all’industria e alla finanza, stritola tutto ciò che non è riconducibile alle sue regole; ebbene, noi mettiamo in discussione la bontà universale di queste regole e sosteniamo che i beni comuni,  ovvero quella trama di valori e di beni materiali fittamente intrecciati a formare la stoffa di cui è fatta l’esistenza di ogni essere umano, ovvero quel patrimonio indisponibile persino per chi vara le Leggi, non sono categorie inseribili nelle dinamiche economiche.

Uno di questi beni è senz’altro l’acqua ed’è per difenderla che persone non abituate a manifestarsi, hanno preso carta, penna ed hanno scritto, imbustato ed affrancato.

Attenzione signor Tondo, questo è un segnale di risveglio da non sottovalutare!

Ira Conti – www.peraltrestrade.it