Dolomiti del Cadore: regno delle Ciaspe” si conferma essere un’ottima iniziativa, lo si capisce anche perchè quando le cose vanno per il verso giusto sono in molti a prendersi la “paternità”. Il progetto per il rilancio del turismo invernale cadorino è stato capace di unire i Comuni di Auronzo, Calalzo, Domegge, Lorenzago, Lozzo, Perarolo, Pieve, Valle, Vigo, la Magnifica Comunità e la Cm Centro Cadore, con le guide alpine delle Tre Cime – Dolomiti di Auronzo, il gruppo rocciatori Ragni, il Soccorso alpino e tutte le organizzazioni pubbliche e private unite nella promozione turistica del Cadore. Questa unione ha portato a elaborare 20 percorsi, battuti e segnati, da percorrere con le ciaspe, immersi nella natura e accompagnati dalla certezza di trovare 9 rifugi aperti dove potersi ristorare dopo la fatica.

Grazie alla sinergia tra il Consorzio BIM Piave, ente locale di secondo grado che raggruppa 67 Comuni della Provincia di Belluno, che ha messo a disposizione 90mila euro per l’avvio dell’iniziativa (60mila sono già stati spesi per l’acquisto di un gatto per battere i sentieri, gli altri 30mila serviranno per le spese di gestione e di promozione) e alcuni amministratori più sensibili, un primo passo è stato fatto: ora è finalmente a disposizione dei vari Comuni del centro Cadore un Gatto delle nevi, che garantisce un minimo di servizio ai turisti e ai locali, per raggiungere in comodità e sicurezza i rifugi aperti e non, con lo scopo di sopperire alla mancanza che il centro Cadore ha in tema di impianti di risalita, fatta esclusione per Auronzo e Casera Razzo.
Si tratta di un mezzo gestito dalla Cadore  S.C.S., Società Cooperativa Sociale, con proprio personale specializzato per la sicurezza in montagna, con il quale vengono battuti e messi in sicurezza 12 percorsi e numerose varianti, predisponendo l’opportuna segnaletica. I gestori dei Rifugi (aperti) si dimostrano a dir poco entusiasti dell’afflusso dei turisti e degli autoctoni, numerosi durante i fine settimana e non solo.

Il futuro, si sa, sarà dei caroselli sciistici collegati con altre valli, dove il divertimento dello sport incontra l’emozione della natura e la tecnologia. Padola sta già provvedendo in questa direzione, San Vito speriamo possa quanto prima, non avendo  contributi per “Piano neve”, che è lo strumento che disciplina gli impianti a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, le piste, i sistemi di innevamento programmato e per la sicurezza nella pratica degli sport sulla neve. I caroselli rappresentano sicuramente un’alternativa in grado di garantire un servizio economico  con impatto ambientale 0, e di valorizzare  le nostre valli e cime turisticamente poco sfruttate.

Bisogna riconoscere che, con questa iniziativa dedicata alle ciaspe, lentamente si sta muovendo una economia invernale da troppo tempo sopita.

Info e download della guida: Dolomiti del Cadore: regno delle ciaspe