La certezza è mondiale, la speranza olimpica. Belluno (e soprattutto il Cadore! n.d.r.)  ha un nuovo campione del mondo. Si chiama Mattia Bacchilega e forti come lui, nel karate, non ce ne sono.
Ultimo della dinastia Bacchilega, famiglia regina della disciplina giapponese, partendo da babbo Roberto fino ad arrivare al fratello Marco, Mattia ha conquistato ieri l’oro ai campionati del mondo Itkf di karate tradizionale. Più di settecento gli atleti in gara a Lodz, in Polonia, 14 quelli vestiti d’azzurro, tra cui appunto i fratelli Bacchilega.
Il primo, Marco, ha chiuso proprio ieri la sua carriera con un ottimo quarto posto. Il secondo, Mattia, ha ben pensato di ricevere il testimone infilandolo immediatamente in un bagno d’oro. Prima il quarto posto di squadra nel kumite poi, nel ko-go kumite, ecco le tre ore di gara di Mattia terminate con il gradino più alto del pianeta. A farne le spese i padroni di casa Daniel Iwanek, argento, e Kasper Kawecki, bronzo.

«Un risultato stupefacente – ha ammesso a fine gara il babbo/allenatore Roberto – sono più che soddisfatto. Marco ha concluso la sua carriera con un quarto posto di grande spessore e Mattia ha ricevuto il testimone nella condizione migliore possibile».
Quindi, dulcis in fundo, una speranza a cinque cerchi. Perché il karate, da qualche tempo, è nella lista degli sport in odore di Olimpiadi. Per il Brasile, nel 2016, non se ne parla nemmeno, ma per il 2020, chissà dove (attualmente sono in corsa Istanbul, Madrid e Tokio) esiste più che una possibilità. E non si sa mai che questo Mattia, a 36 anni, possa centrare il sogno olimpico. Il punto di partenza, 8 anni prima, ovvero oggi, è il metallo più splendente del mondo. (A.D.B.)

fonte: Il Gazzettino di Belluno