Sul monte Rite è stata aperta la più lunga pista per lo slittino del Cadore: tre chilometri di discesa; ma potrebbero essere anche sette e mezzo, partendo dai 2.180 metri della vetta, solo se ci fosse la microfunivia per portare in alto gli appassionati. È quanto chiede da anni il “re degli ottimila”, Reinhold Messner, che lassù ha trasformato un forte già in rudere nel museo più alto d’Europa.

Stanco di attendere una risposta, Messner ha lanciato un ultimatum: o si fa l’impianto di risalita, o me ne vado. Un disastro annunciato, se accadesse.
Messner, infatti, ha rianimato il turismo, specie culturale, in questo angolo delle Dolomiti, portandovi – anche la scorsa estate – decine di migliaia di turisti stranieri, tedeschi in particolare. Mauro Pupulin, capotecnico del Comune di Cibiana, ha già predisposto una bozza di progetto, consultandosi con gli esperti.
Il costo sarebbe di tre milioni di euro, per una struttura molto leggera e di lunghezza relativa. Messner ha bussato, in più occasioni, allo sportello della Regione Veneto, che è stata promotrice del suo “museo nelle nuvole”.

Ma nel capitolo del turismo oggi non ci sono più risorse a disposizione. Ecco perché l’autorevole alpinista si rifà vivo con la Regione Veneto per sollecitare l’investimento che consentirebbe, tra l’altro, di togliere il viavai di navette che d’estate portano in quota i turisti. La strada forestale, che s’inerpica con numerosi tornanti dal passo Cibiana, si trasformerebbe d’estate in pista per le mountain bike e d’inverno per slitte e slittini.

Pupulin, nei giorni scorsi, è riuscito a battere, col gatto delle nevi, tre chilometri in salita, quindi meno addirittura della metà; più avanti il mezzo non riesce a farsi strada. Gli appassionati, peraltro, hanno una duplice opportunità da queste parti. Al passo li accoglie anche una pista per lo sci da fondo di oltre sette chilometri.

Ma la funivia risponderebbe anche ad un altro progetto molto affascinante, ideato da Messner: il collegamento in quota, oltre i 2 mila metri, tra Monte Rite, i piedi del Pelmo e Cortina, fino a Ra’ Stua. D’inverno con lo scialpinismo, d’estate con i rampichini. Nei giorni scorsi la Comunità Montana Val Boite ha dato il via libera alla tabellonistica, che sarà fissata nella prossima primavera.

Il nuovo impianto di risalita non piace però agli ambientalisti. «Preserviamo dall’assalto invernale almeno il monte Rite», interviene Mountain Wilderness, «l’impatto sarebbe troppo a rischio, un giorno potremmo ritrovarci qualche investimento alberghiero».

Il sindaco di Cibiana, Eusebio Zandanel, conferma tutto il suo favore a Messner e alle sue iniziative, ma ponendo una condizione infrastrutturale: «Prima si faccia il nuovo ponte tra Cibiana e Venas». Sollecitato da tempo, il ponte non riesce a trovare finanziamento nei programmi dell’Anas.

La speranza, a Cibiana, come ammette il sindaco stesso, è che il nuovo ponte possa di fatto diventare una ricaduta, in termini d’investimento, del prosieguo dell’autostrada fino alle porte del Cadore, che determinerebbe la prosecuzione in circonvallazione verso la Val Boite.

di Francesco Dal Mas

Fonte: Mattinopadova.gelocal.it