Sabato 1 giugno nel salone della Magnifica Comunità di Pieve di Cadore si svolgerà un incontro a carattere archeologico, incentrato sulle ultime novità emerse dalla campagna di scavo sul monte Calvario di Auronzo di Cadore organizzato dalla Magnifica Comunità di Cadore e dal Gruppo Archeologico Cadorino.

La serata sarà tenuta da Antonio Persichetti, l’archeologo che ha condotto i lavori di scavo sotto la direzione scientifica della Dott.ssa Giovanna Gangemi della Soprintendenza ai beni Archeologici del Veneto.

Le ricerche, iniziate dal 2001 dalla Soprintendenza e dai volontari del Gruppo Archeologico Cadorino, hanno portato alla luce un santuario eretto sulla sommità del Monte Calvario, la cui frequentazione accertata va dal periodo romano repubblicano fino all’alto medioevo.

L’edificio mostra una tipologia a gradoni tipicamente centro-italica che trova confronti solamente in prossimità di Roma: la sua posizione così settentrionale fa supporre la presenza di un’importante via di comunicazione per valicare le Alpi.

Le monete romane, venetiche e noriche ritrovate, insieme alla struttura del colle ed altri reperti, inducono a ritenere che il santuario fosse adibito a un uso prevalentemente militare.

Si è rivelato fondamentale anche l’apporto linguistico, per cui si è ipotizzato essere una delle prime località d’origine dell’alfabeto runico.