L’Oltrepiave era una delle dieci centene con cui all’epoca della Serenissima (ma aveva origini longobarde), veniva suddiviso amministrativamente il reggimento del Cadore; nello specifico, dopo il 1806, l’Oltrepiave era compreso nel distretto di Auronzo. Il toponimo è ancora oggi utilizzato per indicare il territorio cadorino alla sinistra del fiume Piave, coincidente grosso modo con l’antica suddivisione: comprende i comuni di Vigo di Cadore, che ne era il capoluogo, e Lorenzago di Cadore.
Vigo, cuore culturale dell’Oltrepiave, ospita due cicli pittorici d’arte medievale, il più antico conservato nella chiesa di Santa Margherita di Salagona, (fine XIII sec.), mentre il più conosciuto si conserva nella chiesa di Sant’Orsola di Vigo (metà XIV sec.). Altre opere d’arte, testimonianza dell’importanza dell’attività artistica del territorio nel corso dei Secoli, si conservano nella chiesa di Sant’Antonio Abate di Laggio, nella chiesa della Difesa, nella parrocchiale di Vigo e nella vicina chiesetta di San Bernardino di Pelos. Rilevante sotto il profilo culturale è la Biblioteca Storica Cadorina, fondata nel 1892 dal prof. Antonio Ronzon studioso di storia locale, la quale conserva pergamene e manoscritti fondamentali per la storia locale. Testimonianza della Prima Guerra Mondiale è il Forte di Monte Tudaio e le postazioni militari della Grande Guerra in Col Cianpon, recentemente recuperate; per gli amanti della natura l’altopiano di Razzo offre la possibilità di un tuffo in un territorio incontaminato, ricco di sorgenti e di verdi pascoli. Questa località inoltre è particolarmente amata dagli astrofili in quanto non contaminata dall’inquinamento luminoso.
Lorenzago sorge all’ombra del monte Cridola in un punto panoramico che domina il lago del Centro Cadore. Numerose le ville e abitazioni che presentano un’architettura interessante: troviamo costruzioni signorili della prima metà del XIX secolo, in stile Liberty ed anche costruzioni rurali. Nella villetta adiacente a Castello Mirabello vennero ospitati per la villeggiatura estiva Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ed è da qui che parte il Sentiero del Papa che si perde nei boschi. Il Museo dei Papi, disposto su tre piani, raccoglie oggetti, ricordi e una serie di immagini fotografiche riguardanti i soggiorni dei pontefici nel territorio cadorino. La chiesa parrocchiale, dedicata a S.Ermagora e S.Fortunato, è del XV secolo ma l’attuale aspetto è quello realizzato alla fine del XVIII secolo. All’interno ci sono opere di Tomaso Da Rin, Francesco Alois, Giovanni Battista Vicari e anche una pala attribuita a Cesare Vecellio. La chiesa della Madonna della Difesa di Villapiccola risale al XVI secolo, venne ricostruita e ampliata verso la metà del ‘800, conserva alcuni affreschi della preesistente chiesetta attribuiti a Giovanni da Tolmezzo e un organo settecentesco. In località Coresiei si trova la chiesetta di S.Antonio Abate del XVIII secolo. Non possono mancare le passeggiate nel Parco dei Sogni fra pini e abeti mentre il monte Miaron, lungo il Passo della Mauria, è conosciuto per il forte. Si tratta di uno spianamento per artiglieria con vicini ricoveri costruito dal Genio militare italiano agli inizi del Novecento.