Porterà più pellegrini papa Roncalli a Sotto il Monte (Bergamo) o papa Wojtyla a Lorenzago di Cadore (Belluno)? Jenner Meletti per Repubblica racconta il “derby dei papi”, che presto diventeranno santi:
“Miracoli ne hanno già fatti, per diventare santi. Ma adesso papa Giovanni XXIII e papa Wojtyla debbono compiere un altro prodigio: portare i pellegrini nei paesi dove sono nati (Sotto il Monte, per il «papa buono») o nei luoghi dove hanno vissuto momenti di vacanza e preghiera. Per il papa polacco in prima fila c’è Lorenzago di Cadore, dove fece la sua prima vacanza nel 1987 e poi tornò in altre cinque estati.

«Non abbiamo bisogno di costruire una cattedrale — dice il parroco del paese bellunese, don Sergio De Martin — Ce l’abbiamo già: il grande bosco tanto amato da Wojtyla. Le colonne sono gli abeti alti trenta metri. C’è un piccolo altare costruito dalla Forestale. È il più bel santuario che avremmo potuto erigere a San Wojtyla. Speriamo solo di avere una sua reliquia ».

«La mia diocesi — racconta invece monsignor Claudio Dolcini, parroco di Sotto il Monte — ha investito 10 milioni di euro per far rinascere il paese di Angelo Giuseppe Roncalli e trasformare quella che era una visita di 35 minuti alla casa natale in un vero pellegrinaggio. Non ci interessano i visitatori mordi e fuggi. Chi viene da noi deve percorrere un itinerario di fede».

Una canonizzazione a volte porta sconvolgimenti economici. Per il papa buono e il papa polacco, per fortuna, non c’è la febbre del mattone (come avvenne a San Giovanni Rotondo, che con padre Pio sugli altari passò da 12 a 120 hotel). C’è solo una non dichiarata (e non cruenta) «guerra» a distanza, per far sì che insieme alle grazie i nuovi Santi portino qualche beneficio economico”.

Fonte: Blitzquotidiano.it