Il Ministero della Difesa ha dato il via alla prima tranche di dismissione delle caserme mettendone in vendita alcune anche nella zona del bellunese e in particolare del Cadore. Tra questi immobili i più significativi sono l’ex forte Col Vidal di Lozzo di Cadore e la caserma “Fasil” di Sappada. A questo elenco vanno ad aggiungersi terreni demaniali, rifugi e fortificazioni che si trovano in diverse località del Cadore. “Noi la richiederemo” sottolinea il sindaco di Sappada Alberto Graz. “La caserma Fasil è stupenda, ma è una struttura che ha bisogno di manutenzioni altrimenti rischia di andare perduta. La nostra idea è quella di utilizzarla per creare economia nel territorio e quindi cercare un gruppo, anche straniero, che la possa gestire portandoci scuole o gruppi sportivi, ad esempio”. Saranno gli amministratori locali infatti a decidere quale sarà l’utilizzo delle strutture date gratuitamente, anche se il Ministero nel varare questa iniziativa non aveva nascosto il desiderio che potessero diventare di pubblico utilizzo: asili, scuole, ma anche giardini pubblici. I beni immobili dello Stato fanno infatti capo al Ministero dell’economia e delle finanze (Agenzia del demanio) e sono concessi in uso governativo gratuito ai vari Organi ministeriali (compresa la Difesa). Che ne sarà di queste strutture? Nel Bellunese destino ancora incerto per la caserma Zannettelli, abbandonata da anni, come sono ancora sconosciuti i destini di altri due pezzi storici della difesa: la caserma a Santo Stefano di Cadore, Carlo Calbo, e la Buffa di Perrero a Pieve di Cadore.
Fonte: Il Gazzettino