Si è concluso in modo positivo il collaudo della rete di monitoraggio e allertamento della colata detritica di Cancia, che ha visto la collaborazione dei tecnici di CAE, della Provincia di Belluno e del Comune di Borca di Cadore.

Dal collaudo, che si è concluso con un giorno di anticipo rispetto ai tempi previsti, è emerso che tutte e cinque le stazioni che compongono il sistema risultano pienamente funzionanti e pronte per l’attivazione del sistema, previsto per la prossima primavera. Il sistema installato a Borca risponde a due obiettivi distinti e complementari: il monitoraggio in tempo reale del fenomeno e la diffusione di segnali di allarme alla popolazione. Infatti, oltre ai sensori disposti lungo l’intero fronte di frana, tra i quali geofoni, ecometri, pluviometri e cavi a strappo, sono stati installati nell’abitato 40 sirene e 10 semafori. È inoltre presente un sistema di invio automatico di SMS che, al raggiungimento di soglie critiche di precipitazioni, è in grado di inviare fino a 3.600 messaggi per il pre-allertamento della popolazione.

Tutta la rete, commissionata dalla Provincia di Belluno, è gestita dalla rete di controllo posta nel Municipio di Borca, con il supporto tecnico del Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto di Marghera. Il settore tecnico della provincia de Belluno ha commentato positivamente l’intervento: “L’installazione di questo sistema è un importantissimo passo per garantire agli abitanti della zona una maggiore tutela. L’impegno della Provincia infatti è rivolto a una complessiva mitigazione del rischio, e in questo contesto si estende anche a modellazioni e progettazioni per interventi strutturali lungo tutto il canalone che mettano in sicurezza l’area”.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati positivi del collaudo – ha dichiarato Guido Bernardi, responsabile marketing di CAE – che attestano che tutti gli elementi della rete sono perfettamente funzionanti e coordinati. Questo è molto importante perché la rete che abbiamo realizzato e installato è dotata di un sistema di allerta intelligente, che attraverso il confronto di tutti i dati capisce se c’è realmente un’emergenza. In questo modo il pericolo di falsi allarmi è minimo e si salvaguarda al meglio la popolazione”.
“Il merito di questo successo non è soltanto nostro – ha concluso Bernardi – e dobbiamo ringraziare le istituzioni che, a vario titolo, hanno collaborato con noi: in primo luogo la Provincia di Belluno, committente dell’opera, il Comune di Borca e ARPA Veneto”.