Il Gruppo Acheologico Cadorino in collaborazione con il Museo Archeologico Cadorino -MARC- e il Comune di Calalzo di Cadore organizzano per venerdì 6 giugno 2014 alle ore 21.00, presso la sala consiliare del municipio di Calalzo, una conferenza dal titolo “Archeologia tra le Dolomiti cadorine. Proposta e sviluppo di un progetto culturale”. Il relatore Diego Battiston, archeologo, discute il tema aratto dalla tesi di laurea discussa nel 2013 alcune prospettive per la ricerca archeologica e per la valorizzazione del patrimonio storico.
Il Cadore è un territorio completamente endo-montano, caratterizzato dalla presenza, a breve distanza, di habitat differenti, dovuti al fattore altimetrico e climatico. Questi aspetti, uniti alla complessa morfologia delle valli e dei rilievi, ai cambiamenti climatici e alla presenza di risorse geologiche e naturali, hanno da sempre condizionato le scelte dell’uomo, che ha frequentato la zona e qui si è insediato. Nell’elaborato viene sviluppata una lettura del territorio, che si propone di contestualizzare le scoperte archeologiche e le vicende storiche nell’ambito locale, ponendo particolare attenzione sulle strategie economiche, sociali ed insediative, che l’uomo ha deciso di intraprendere. Essendo ormai superata da tempo l’erronea idea, che vedeva le Alpi come locus horribilis, popolato da gente “selvaggia” o quantomeno gretta e isolata, ho inteso sviluppare in chiave storica le dinamiche di apertura di questo comparto verso l’esterno, attraverso l’analisi di rotte e vie per l’attraversamento della catena montuosa e tramite la lettura dei rapporti di reciproco scambio con genti vicine e lontane, testimoniati dalla cultura materiale.
Spiega Diego Battiston “Per creare una prospettiva sono necessari più punti di vista. Questa è in sostanza la massima su cui si è fondato il mio lavoro di ricerca sul Cadore per la tesi laurea in archeologia. Ho cercato quindi di descrivere la storia antica della nostra terra e, per quanto possibile, interpretare i dati archeologici tenendo conto degli apporti dati non solo dagli studiosi di varie discipline storiche e scientifiche, ma soprattutto da molti Cadorini, profondi conoscitori del proprio territorio. La sintesi geografica, archeologica e storica, contenuta nei primi due capitoli della tesi, costituisce la base fondamentale per l’inquadramento di quattro itinerari turistico-culturali, incentrati sulla valorizzazione degli aspetti archeologici, che toccano siti noti, come Mondeval e Lagole, e meno noti come l’area di Centro Cadore e le Miniere di Val Inferna. Per la realizzazione di questi itinerari ho individuato dei sentieri e tracciati di facile accesso pedonale, adatti anche per famiglie e bambini. Nella progettazione di ogni singolo percorso saranno proposte formule diverse di valorizzazione attraverso l’inserimento di pannelli didattici, ricostruzioni grafiche, applicazioni su apparecchiature GPS, carte tematiche e pubblicazioni, che intendono fornire notizie utili e per quanto possibile immediate, sui siti e i loro aspetti archeologici, storici e naturalistici. Inoltre è stata svolta un’analisi sulle possibilità di realizzazione, finanziamento e promozione dei progetti, di modo che non resti un lavoro fine a se stesso ma possa essere sviluppato ed offrire un importate apporto al turismo culturale in Cadore”.