Sabato mattina un gruppo di genitori ha fatto protocollare in Comune ad Auronzo 192 richieste in quanto stanno vivendo momenti di angoscia per il futuro dei propri figli dovuto alla decisione dell’amministrazione comunale di disfarsi di un’istituzione simbolo, quale la Fondazione Giovanni Maria Molin nel ruolo di gestore della scuola dell’infanzia, per creare una scuola ibrida misto paritaria/statale.
“Si è appreso di recente da una delibera della Fondazione” spiegano i genitori “che alla sezione statale possono essere iscritti solo i bambini che compiranno 3 anni entro il 31/12/2014 e quindi molti dei 22 pre iscritti non troveranno spazio nella statale; questo assieme alle innumerevoli irregolarità che sarebbero state compiute dall’amministrazione comunale in questa vicenda, come più volte denunciato dal gruppo di minoranza, contribuiscono a rendere il futuro della scuola ancor più nebuloso”.
La preoccupazione dei genitori è acuita dal fatto che si sia ormai giunti alla fine di maggio senza che dall’amministrazione comunale sia stata fornita alcuna indicazione su come sarà organizzata la nuova scuola dell’infanzia, quali saranno le insegnanti, i programmi, gli orari e le attività proposte. Preoccupazioni aggravate dal fatto che i bambini interessati hanno un’età compresa fra i tre e i cinque anni. Proprio per stimolare l’amministrazione comunale i genitori hanno deciso, con un atto senza precedenti, di protocollare, ognuno per se, una lettera con la richiesta all’amministrazione di convocare un incontro pubblico, alla presenza di maggioranza, minoranza, gestori della Cooperativa Cadore, dirigente dell’istituto comprensivo e rappresentanti dei genitori, per avere delle risposte precise e concrete.
Tatiana Pais Becher e Walter Antoniol, rappresentanti del gruppo di minoranza, esprimono la propria preoccupazione per la mancanza di risposte da parte dell’Amministrazione Comunale alle molteplici richieste di chiarimento sul futuro della Scuola Materna G.M. Molin inviate per iscritto da alcuni genitori e rappresentanti dei genitori della stessa.
“A un mese dalla fine dell’anno scolastico regna l’incertezza più assoluta sul futuro della Scuola Materna di Auronzo, non avendo il Comune ricevuto ancora alcuna risposta alla richiesta di statalizzazione che il Sindaco ha inviato al MIUR nonostante la contrarietà della maggior parte dei genitori degli 84 bambini che il prossimo anno frequenteranno l’istituto e dell’opinione pubblica auronzana. Il gruppo di minoranza ha pertanto ritenuto opportuno informare dei fatti il Prefetto di Belluno, il Difensore Civico, il dirigente del MIUR della Regione Veneto e il dirigente dell’Ufficio Scolastico di Belluno, allegando le Delibere dei Consigli Comunali del 7 e 26 marzo scorso, contenenti osservazioni di merito, di metodo e valutazioni di legittimità procedurale e giuridica degli atti dell’Amministrazione Comunale”.
La minoranza ritiene infatti che manchino i seguenti requisiti per istituire una scuola materna statale:
· Manifesta e ampiamente motivata volontà di cessare l’attività entro l’estate 2014 da parte dell’Ente Gestore;
· La disponibilità dei locali, attualmente in uso alla Fondazione G. Maria Molin;
· Iscrizione di un numero sufficiente di bambini che compiono tre anni nel 2014, nonostante l’Amministrazione Comunale abbia proposto tariffe discriminanti (€. 60 per le preiscrizioni alla statale e €. 110 per tutti gli altri);
· Presenza nel medesimo plesso scolastico di sezioni di scuola statale e sezioni di scuola paritaria.
“Apprendiamo inoltre con sconcerto, dalla delibera 956 del 16-4-2014 della Fondazione G.M.Molin che la domanda di statalizzazione è stata inviata solamente per i bambini nati nell’anno 2011; chiediamo quindi quale sarà il destino dei bambini nati nel 2010 e 2009 già iscritti alla sezione statale? Quale il futuro per tutti gli altri bimbi, visto che il Comune ha confermato la volontà di recesso dalla “Convenzione per la gestione della Scuola dell’Infanzia”? Riteniamo altresì che vi sia stata prevaricazione dell’Amministrazione Comunale nelle scelte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione G.M. Molin il quale, preso atto delle osservazioni presentate dal Gruppo Consigliare di Minoranza, ha revocato, in autotutela, la precedente delibera e la lettera che il Presidente della Fondazione, don Renzo Roncada, aveva inviato al Sindaco in data 14/2/2014. Siamo quindi a chiedere di revocare ogni provvedimento fin qui adottato in quanto illegittimo e di ritenere le iscrizioni alla scuola statale , raccolte in modo tanto rocambolesco, nulle a tutti gli effetti. Proponiamo inoltre che la gestione dell’Ente rimanga, fin quando non verrà fatta chiarezza, a capo della Fondazione G.M. Molin e del parroco don Renzo Roncada, che si è dimostrato disponibile a continuare la gestione finché non vi sia qualche certezza sul futuro della Scuola”.