Vallesina, frazione del comune di Valle di Cadore: una persona che preferisce rimenere anonima ci ha voluto raccontare il suo punto di vista su questo piccolo borgo.

“Vorrei farvi un breve accenno ad una piccola frazione di Valle di Cadore, Vallesina, un piccolo borgo fuori paese vicino al lago di Valle. Ai tempi Vallesina era abitata da diverse persone e d’estate c’era ancora più gente, poi man mano si è svuotata, sono rimasti gli anziani principalmente, poi da un po’ di tempo a questa parte nemmeno loro, sono rimaste solo due signore, nate e cresciute qui…l’unica memoria storica del posto.

Tutti qui (10-15 persone in totale) ora si sentono abbandonati, abbandonati da un’amministrazione latitante, che non taglia nemmeno l’erba sulla strada pedonabile che collega Vallesina a Valle. C’è una strada transitabile con un muro a secco vecchissimo, a volte cascano dei sassi, e il comune si limita a spostarli e mettere un nastro segnaletico. L’anno scorso ci sono stati i lavori della centralina elettrica che convoglia parte dell’acqua del torrente, con un tubo che corre sotto la strada fino al lago, ma nessuno ha approfittato per rifarci il pezzo d’acquedotto marcio, un anno infernale con via vai di camion polvere e frastuoni, i turisti in quel lasso di tempo non ci sono stati, nemmeno chi aveva le seconde case, disai su disagi, ma nessuno ha detto almeno un grazie per la comprensione, anzi, la gente è stata trattata pure a mali modi quando si lamentava.

Se vogliamo parlare poi del torrente, si sono verificate 2 alluvioni, l’ultima nel ’94, basta documentarsi per capire i danni che ha causato. Ma a distanza di tanti anni il letto del torrente non è stato abbassato, e quindi c’è il rischio che se ci dovesse essere un’altra inondazione i danni sarebbero maggiori…per consolare la gente che ci abita vicino la forestale ha installato due grossi fari sotto il ponte (uno si è rotto poco tempo dopo e così è rimasto) e ha consegnato ad alcuni abitanti le chiavi per accendere le luci e guardare il livello dell’acqua quando piove molto in modo tale da levare le tende il prima possibile.

Potrei continuare, come ad esempio una fontana pericolante che prima o poi cadrà dalla sua sede, una strada asfaltata a Vallesina di sotto devastata dal ghiaccio e dai mezzi delle ditte della centralina, mai rimessa a posto con ancora la ghiaia dell’inverno precedente, pericolosa pure da fare in bici con cedimenti in più punti dei fianchi di sostegno della sede…

Mi fermo qui, ma invito tutti a farvi una passeggiata a Vallesina, perché nonostante tutto è un posto bello e particolare.”

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