La storia dell’alpinismo cadorino in passerella al Cos.Mo. di Pieve di Cadore fino al 22 agosto 2014. Una mostra che sta richiamando attenzione e interesse. A curarne l’allestimento è stata la locale sezione del Club alpino italiano. Sono 41 pannelli sui quali sono stati impressi, con un procedimento fotografico speciale, immagini e testi che raccontano la storia della frequentazione dolomitica e le imprese degli alpinisti cadorini.
L’iniziativa, che non ha precedenti, è frutto di un lavoro corale iniziato otto anni fa a San Vito di Cadore. Ogni anno la mostra viene allestita in un Comune diverso e ogni anno si arricchisce di nuovi pannelli con la storia alpinistica del Comune ospitante. Alla fine – mancano oramai soltanto i pannelli che saranno realizzati dalle sezioni Cai del Comelico e di Sappada – sarà possibile leggere la storia alpinistica dell’intero Cadore che nessuno fino ad oggi ha mai scritto.
Tra le curiosità in mostra a Pieve ci sono le foto di due rifugi alpini che non ci sono più: il De Pluri e il Prapiccolo. Entrambi sorgevano sul Monte Tranego. Il primo, dedicato all’avvocato Giovanni De Pluri morto durante la Prima Guerra Mondiale sul Monte Piana, sorgeva poco sotto la cima del Tranego. Sul suo versante nord invece c’era il Prapiccolo che è rimasto aperto fino alla fine del 1900. Un’altra curiosità riguarda la data di nascita della sezione Cai di Pieve. Si pensava fosse il 1929. Invece, proprio mettendo a punto i testi per la mostra, si è scoperto che è il 1925. Infine le Guide Alpine. Assieme alla descrizione delle montagne che incorniciano Pieve e ai sentieri che le percorrono, la mostra, racconta anche la presenza di Guide Alpine che a Pieve sono state molto più numerose di quanto si immaginasse.
La mostra, che la scorsa settimana è stata visitata da centinaia di escursionisti provenienti da tutt’Italia per partecipare alla Settimana Nazionale dell’Escursionismo del Cai svoltasi in Cadore e nella Conca Ampezzana, resta aperta fino al 22 agosto.