Su sollecitazione della pro loco Tiziano, che ha promosso la realizzazione delle iniziative di contorno della Festa patronale di Pieve la Magnifica Comunità di Cadore, nell’intento di collaborare all’organizzazione, ha incentivato la promozione e la valorizzazione delle collezioni e dei Musei di diretta gestione, promuovendo l’apertura continuativa dalle 10 alle 18.30 e a tariffa ridotta della casa di Tiziano Vecellio e del Marc, Museo Archeologico Cadorino.
L’iniziativa, apprezzata dagli operatori locali e dai turisti, ha visto un’ottima partecipazione di pubblico nell’arco di tutta la giornata registrando un centinaio di presenze presso il Palazzo Comunitativo, il Marc e la casa di Tiziano Vecellio.
Di grande impatto è stato l’approfondimento didattico svolto dall’Archeologo Diego Battiston incentrato sulla lettura dei reperti di epoca romana in relazione al progressivo diffondersi del cristianesimo nelle nostre valli. Lo studioso incaricato, recentemente protagonista degli scavi in atto a Làgole, ha intrattenuto una trentina di ospiti spiegando il passaggio, nella tradizione, tra la società pagana e quella cristiana nel contesto dolomitico.
Questi dati positivi, confermati dal trend di crescita dei visitatori dell’anno 2014, sono frutto del lavoro svolto dall’Ente nella gestione dei Musei, con una programmazione mirata a un generale ammodernamento delle collezioni, attraverso un riassetto espositivo generale del Marc, una maggiore e continua apertura garantita anche nei giorni di festa e comunque durante tutto l’arco dell’anno grazie alle risorse che l’Ente ha attivato, una collaborazione fruttuosa con i musei del territorio gestita attraverso la Rete Museale Cadore Dolomiti di recente costituzione, oltre che a una serie di eventi, dai laboratori al teatro, da esposizioni a conferenze, atti a trasformare il museo in un luogo centrale all’interno del tessuto urbano – territoriale del Cadore intero.
Tale sinergia, incontrovertibilmente più fruttuosa rispetto all’organizzazione di grandi e dispendiosi eventi insostenibili per un territorio come il nostro, si conferma fondamentale per la crescita costante dei piccoli musei di montagna.