Da molti anni il Coordinamento regionale FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), con le associazioni venete aderenti, promuove e sostiene attivamente lo sviluppo della ciclabilità nella zona montana del Veneto e in particolare l’itinerario cicloturistico conosciuto come “Lunga Via delle Dolomiti”.

Questo itinerario, individuato già nel 1998 nell’ambito del progetto Interreg II, è stato concepito non come itinerario a sè stante, ma come parte della rete cicloturistica del nordest italiano: infatti anche a nord, scendendo per la val Pusteria, ci si può collegare con la “Ciclopista del Sole” (Brennero-Napoli), studiata e proposta dalla FIAB anni fa. È la parte orientale del fantastico “Grande Anello delle Dolomiti”, che a ovest passa per Trento, Bolzano e Bressanone, tutto ciclabile ormai, tranne alcuni tratti fra Belluno e Feltre! Il percorso della LVdD coincide inoltre, fino a Soverzene, con l’itinerario Monaco-Venezia (oggetto di recenti interventi transfrontalieri Interreg), che prosegue per il lago di S. Croce, la sella di Fadalto, Vittorio Veneto e Treviso.

ciclabile dolomitiSabato 23 maggio 2015 pedaleremo da Calalzo a Belluno (parte centrale della LVdD), inaugurando prima la ciclabile che, uscendo da Sottocastello (Pieve di Cadore), permette di imboccare la “Cavallera” e scendere a Perarolo, evitando il pericoloso attraversamento della statale in prossimità del ponte Cadore. Un po’ più a sud, sarà la volta del punto più pericoloso, La Gardona, dopo Termine di Cadore, risolto con un’ardita pista che porta verso il ponte Malcom sul Piave e fa evitare un altro terribile attraversamento della statale con successiva salita strettissima verso Castellavazzo. Queste due opere, volute dalla Provincia di Belluno, grazie all’ex-assessore Toscani, sono state rese possibili dall’aiuto finanziario di altri Enti locali, senza i quali si sarebbe perso il cospicuo ammontare dei fondi europei, in seguito alle note traversie dell’Ente Provincia. Grazie a questi interventi, consigliati alla Provincia proprio dalla FIAB, sull’intero percorso Dobbiaco-Belluno si può ora pedalare in tranquillità e senza gravi pericoli, ad eccezione dei brevi tratti irrisolti in comune di Cortina.

Domenica 24 maggio 2015
si pedalerà nella parte meridionale della LVdD, da Belluno a Feltre, per festeggiare la ciclabile Trichiana-Mel, voluta da questi due comuni della sinistra Piave Valbelluna, anche per dare continuità ai percorsi ciclabili già realizzati nei comuni contermini di Limana e Lentiai. Il percorso fra Limana e Busche è ora tutto ciclabile, ma restano da risolvere due tratti assai pericolosi tra Belluno e Limana e da Busche in direzione Feltre.

“Molte ed affollate sono state le “spedizioni” degli Amici della Bicicletta del Veneto su questa ciclovia, dalla memorabile inaugurazione della pista di Valle di Cadore nel 2003 in poi, e anche quest’anno prendiamo la strada dei monti per festeggiare la realizzazione di ulteriori interventi ciclabili, brevi ma utilissimi, poiché mettono in rete decine di km già esistenti e risolvono gravi problemi di sicurezza per chi viaggia in bicicletta” dichiara la Fiab.

“La FIAB Belluno ritiene che il completamento della ciclovia Belluno-Feltre sia la priorità assoluta nella rete cicloturistica provinciale e si augura che a questo scopo convergano gli sforzi comuni di tutti gli Enti locali, con l’indispensabile coordinamento a livello provinciale e regionale. Auspichiamo poi che su tutti i percorsi ciclabili provinciali venga migliorata e razionalizzata la segnaletica, oggi spesso confusa e talvolta carente, onde evitare che, come purtroppo ancora succede, i cicloviaggiatori forestieri (e non solo) non riescano ad individuare i percorsi adatti alla bici e finiscano in strade molto trafficate e pericolosissime gallerie: la peggiore pubblicità che possiamo fare al cicloturismo, che pure sta avendo un promettente sviluppo anche nelle nostre vallate! Chiediamo in particolare che sia posta la massima attenzione, nelle numerosi intersezioni con strade carrozzabili, alla corretta segnaletica, orizzontale e verticale, rivolta anche agli automobilisti, per tutelare gli “utenti deboli” della strada, pedoni e ciclisti. La situazione attuale, a questo proposito, è spesso gravemente carente e fuori norma”.

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