Si conclude il Progetto transfrontaliero Italia-Austria Interreg IV “Villaggi degli alpinisti senza frontiere” (Bergsteigerdörfer). Sabato 14 marzo Zoppé di Cadore ospiterà la Conferenza stampa di chiusura del progetto che ha guidato verso un turismo consapevole i Comuni di Forno di Zoldo, Zoppé di Cadore e Cibiana di Cadore. Appuntamento presso la sala consiliare alle ore 10.00 per esporre attraverso un resoconto finale i primi riscontri all’introduzione di questa nuova realtà nelle valli. Interverranno, Camillo De Pellegrin, sindaco del Comune di Forno di Zoldo, Lead partner, insieme agli altri due comuni cadorini Zoppé e Cibiana, Roland Kals Cofondatore dei Bergseigerdörfer e Referente di Progetto di Österreichisher Alpenverein (ÖAV) sezioni Austria e Sillian e Francesco Carrer, Presidente del Club Alpino Italiano (CAI) del Veneto.
Un’esperienza, al momento unica in Italia, attuata nel corso di tre anni con un programma pilota, inserito nel Progetto transfrontaliero Interreg IV, e la cui funzione verrà testimoniata in questa occasione, per gli operatori turistici della Bergsteigerdörfer Committee, da Paola Brolati dell’Associazione culturale “Mont de Vie”. Seguirà la proiezione del video delle attività svolte, tra queste, le iniziative che hanno visto partecipare nell’esperienza transfrontaliera soci di sezioni CAI e ÖAV provenienti da diverse parti d’Italia e dell’Austria, i ragazzi dell’Alpinismo giovanile e anche una decina di giornalisti del settore turismo. Nel corso della Conferenza, Marcella Morandini, Segretario generale della Fondazione Dolomiti Unesco presenterà la relazione “Villaggi degli alpinisti senza frontiere: attuazione della Convenzione delle Alpi nel cuore delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità”. La conferenza terminerà alle 13.00, con il saluto teatrale realizzato dagli attori del Gruppo di lavoro locale. A condurla sarà Bepi Casagrande, giornalista Rai.
Il Progetto sarà la base di un’operazione di promozione turistica nel rispetto dell’ambiente, che investe sull’autenticità della montagna, con tutte le sue attrazioni naturali e culturali. Un impegno che verrà portato avanti dalle strutture ricettive, occupate ora nella formazione per l’ottenimento del marchio Bergsteigerdoerfer. “L’obbiettivo” ha confermato Roland Kals, in veste di relatore agli incontri formativi, “è che le strutture consociate conoscano meglio il partner austriaco, di avvicinarle alla clientela che arriverà in Zoldo, clientela che ha esigenze particolari perché si tratterà di alpinisti. Il punto principale è che le strutture dovranno avere delle competenze in ambito escursionistico-alpinistico”. Una formula che sta già avendo successo: “una dimostrazione”, ha affermato Maria Luisa Caviglia, operatore turistico, “è il fatto che dei gruppi sono ritornati (in seguito ai seminari) ancor prima della fine del progetto. Abbiamo grandi aspettative, soprattutto perché si tratta di un bacino di utenza notevole e ricco, in quanto i soci dei club alpini in Germania e Austria contano numerosi iscritti. Inoltre è un turismo adeguato al nostro territorio”.
Si intrecciano con gli intenti del progetto anche le intenzioni future delle Amministrazioni, tra queste, Zoppé di Cadore, sempre più improntato verso un’ospitalità diffusa. “Un gruppo di lavoro, denominato “Associazione temporanea di scopo”, sta seguendo questo aspetto” ha confermato il sindaco di Zoppé Renzo Bortolot, “è composto da proprietari di 10 appartamenti con 40 posti letto, che potrebbero concretamente inserirsi nel contesto dei Villaggi degli alpinisti. Non sarà semplice perché dovranno rispettare determinate condizioni (i criteri obiettivo stabiliti dal progetto), ma credo che sia un’opportunità per i nostri paesi. Forno ha già avuto un riscontro, adesso speriamo di riuscire ad allargarlo anche a Cibiana e Zoppé. La conferenza di chiusura del 14 marzo dovrebbe essere il punto di partenza per cominciare ad andare avanti con le proprie gambe”. “Villaggi degli alpinisti senza frontiere” sta anche promuovendo alcuni interventi che renderanno la rete sentieristica più fruibile per i turisti e gli escursionisti, come il “Piccolo Anello zoldano”, percorso in 6 tappe dei comuni di Forno e Zoppé e il percorso dei murales di Cibiana.