Conta ben 180 iscritti il Gruppo Archeologico Cadorino (GAC), nato nel 1996, attualmente presieduto da Giovanna Deppi, subentrata a Giovanni Zandegiacomo, con sede operativa a Calalzo, nella sala della biblioteca “Enrico De Lotto”.

Le finalità perseguite sono quelle di difendere il patrimonio archeologico esistente, segnalare alla Soprintendenza del Veneto e agli Enti locali eventuali rinvenimenti occasionali e sensibilizzare la popolazione con attività di consulenza, formazione ed educazione per incentivare e migliorare la tutela del territorio.

Conferenze con esperti e professionisti, visite a città storiche ed artistiche e a luoghi naturali, a mostre, a musei del territorio, fra cui il Museo Archeologico Cadorino (MARC) di Pieve di Cadore, il “Vittorino Cazzetta” di Selva di Cadore e il “Palazzo Corte Metto” di Auronzo, partecipazione agli scavi, attività di formazione ed educazione dei giovani, rappresentano il ricco ventaglio di iniziative ed attività già realizzate e attualmente in fase di sviluppo. Numerose e proficue le collaborazioni, con la Magnifica Comunità di Cadore e gli istituti culturali che ad essa afferiscono, con il Club Alpino Italiano (CAI), con i Gruppi archeologici della provincia, con l’organizzazione per la promozione socio-culturale Serendo, con sede a San Vito, e con le scuole del territorio, ben disposte ad accogliere in classe gli esperti di archeologia.

Da questo ultimo punto di vista è stato varato, fin dal 2015, il progetto “Archeologia a scuola”, che ha coinvolto inizialmente un centinaio di studenti con una lezione-laboratorio dal titolo “Arte delle situle: riproduzione di una situla istoriata”, con l’intervento del restauratore Stefano Buson della Soprintendenza archeologica del Veneto. Hanno fatto seguito poi laboratori di archeologia sperimentale con l’archeologo Diego Battiston, promotore, fra l’altro, dell’associazione culturale “Trame di Storia”, che propone lezioni che spaziano dalla preistoria al Medioevo. Gli interventi didattici sono integrati da visite al Museo Archeologico Cadorino, collocato nel palazzo della Magnifica, e al sito di Lagole.

Il successo e il vivo riscontro ottenuto hanno allargato ulteriormente l’adesione delle scuole elementari e medie del territorio, consentendo di intraprendere un approccio multiprospettico ai temi trattati con uno sguardo interdisciplinare di carattere archeologico storico-antropologico e tecnico-artistico. A tal proposito va sottolineato l’entusiasmo con il quale le scolaresche delle scuole primarie hanno affrontato la lezione-laboratorio su Roma antica, condotta dal rievocatore storico Fabrizio Olivotto, appartenente al gruppo “Legio VI Ferrata”, nei panni di un legionario romano al ritorno in patria dalle campagne a nord delle Alpi. Le scuole attualmente coinvolte sono gli Istituti comprensivi di Pieve, Domegge ed Auronzo.

“Il nostro obiettivo per il prossimo futuro – ha affermato la segretaria del GAC Tiziana De Bon – è di allargare gradualmente l’offerta formativa ed educativa alle scuole del territorio, coinvolgendo anche il Comelico e la Valle del Boite. Tra le prossime iniziative, in programma per la primavera 2018, le gite a Trieste (15 aprile), a S. Lorenzo di Sebato-Brunico (27 maggio), a Pompei (dal 14 al 17 giugno); la visita a Ceneda e Serravalle in compagnia di Letizia Lonzi; l’escursione pomeridiana in Comelico (chiese e affreschi) per celebrare la settimana della cultura cadorina; le conferenze in Magnifica dell’archeologo Giancarlo Garna, che parlerà degli scavi condotti in Siria (20 aprile) e dello storico Giorgio Arnosti, che presenterà il suo nuovo libro sui Longobardi (4 maggio)”.

Martedì 15 maggio l’assemblea dei soci voterà il rinnovo del Presidente e dei membri del Consiglio Direttivo che condurranno il gruppo per il prossimo triennio.

 

Articolo tratto da IL CADORE n.3-2018


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