Sono in molti ad elogiare le iniziative promozionali attivate dal Gruppo Archeologico Cadorino. È merito suo, che ha lanciato fin dal 2015 il progetto “Archeologia a scuola”, se gli studenti delle scuole elementari e medie di Domegge e di Calalzo hanno potuto seguire con dei laboratori di archeologia sperimentale gestiti dall’archeologo Diego Battiston, lezioni che spaziano dalla preistoria al Medioevo.
Gli interventi didattici sono stati integrati da visite al Museo Archeologico Cadorino, nel palazzo della Magnifica Comunità e al sito di Lagole. L’iniziativa, partita dalle prime classi, ha avuto un successo significativo che ha favorito l’adesione delle scuole elementari e medie, anche di altri paesi del territorio, al progetto. Le scuole attualmente coinvolte sono gli Istituti comprensivi di Pieve, Domegge ed Auronzo.
Il progetto ha coperto per intero il triennio di presidenza di Giovanna Deppi, che in questo caso è stata la vera anima dei collegamenti con le scuole e con il corpo docente che ha risposto positivamente ad iniziare dalla dirigente Morena De Bernardo e dalla insegnante Tiziana De Bon. Nell’anno scolastico che si sta concludendo sono state molte e importanti le attività svolte dall’Istituto comprensivo di Domegge: dal primo laboratorio di archeologia sperimentale che si è tenuto a Domegge il 15 novembre, al quale ha partecipato la prima classe della scuola media di Domegge, al laboratorio del 1 dicembre, questa volta con la prima classe della scuola media di Calalzo, ambedue organizzati dal professor Segusini. Un’attività che è proseguita con la visita al Museo Archeologico di Pieve, illustrato dal volontario della Magnifica Dino Ciotti, che ha spiegato ai ragazzi della prima media di Domegge i reperti esposti.
L’attività di studio è ripresa il 13 aprile, con le classi quarte e quinte della scuola elementare di Calalzo ed è proseguita il 21 dello stesso mese, con le classi quarte e quinte della scuola elementare di Domegge che hanno affrontato la lezione-laboratorio su Roma antica, condotta dal rievocatore storico Fabrizio Olivotto, appartenente al gruppo “Legio VI Ferrata”, nei panni di un legionario romano al ritorno in patria dalle campagne a nord delle Alpi.
Infine nel mese di maggio ci sono state le visite agli scavi di Lagole, organizzate dalla sezione Cai di Domegge, che hanno consentito la partecipazione allo scavo aperto dall’archeologo Diego Battiston a tutte le sezioni delle scuole medie di Calalzo e Domegge. “Il progetto non si è ancora concluso – ha spiegato la professoressa Tiziana De Bon – perché, a causa di una abbondante nevicata nei giorni previsti, le uscite al Castello di Andraz e al Museo di Selva di Cadore, dove si trovano i reperti di Mondeval, non sono stati possibili e sono stati rimandati al prossimo anno scolastico. La stessa sorte è toccata alla scuola primaria di Domegge che ha dovuto spostare al prossimo anno scolastico due laboratori di archeologia”.
Articolo tratto da IL CADORE n.7-2018
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