L’atletica è da sempre considerata la disciplina madre di tutti gli sport, la corsa sta alla base di tutte le discipline, è l’esercizio fondamentale in tutti i programmi di preparazione e, cosa non meno importante, è uno degli sport più economici. Nella nostra provincia esistono 5 piste di atletica: Longarone, Cortina e Alpago complete di tutto, Belluno priva della gabbia per i lanci perchè distrutta, Feltre non omologata per le gare giovanili. Considerando i tesserati della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) il rapporto stimato è di circa 266 praticanti-tesserati per ogni impianto.

La zona del Cadore è completamente sprovvista di strutture adeguate. Atleti di vari sport, sci alpino, sci nordico, atletica, bob, hockey, salto, snowboard, pattinaggio e biathlon, sono accumunati dal fatto che necessitano di una pista di atletica per gareggiare, allenarsi, prepararsi atleticamente durante la stagione “non competitiva”. Non c’è squadra o club o comitato che non faccia ritiri atletici, ma dove vanno? Dove c’è una pista.

La pista di Domegge di Cadore è dotata di un anello di 400 m e di pedane, ma è ricoperta con asfalto. Nonostante questa disfunzione, vi si allenano già molte società ed atleti del territorio. Il suo completamento è stato richiesto in prima battuta con una lettera nel novembre 2009 , firmata da ca. 600 persone e indirizzata ai vari amministratori locali del Cadore e alla Comunità Montana Centro Cadore. Successivamente la lettera è stata inviata direttamente alla Regione Veneto. Ancora una volta la problematica rilevante è quella dell’ottenimento delle risorse finanziarie, in quanto la Regione ha assicurato un contributo in grado di coprire solo il cinquanta per cento dell’intero costo dell’opera, stimato sui 600.000 Euro.

Il completamento di quella pista, in una zona così centrale, facilmente e velocemente raggiungibile anche dal Comelico e da Belluno e servita da un’ampia zona parcheggi, è utile anche per lo sviluppo economico e turistico della zona. Purtroppo il turismo sportivo è ancora sotto valutato, però bisogna prendere coscienza che in questi anni questo  segmento di mercato è molto cambiato in conseguenza dei mutamenti intervenuti nella domanda di sport. E’ divenuto un fenomeno di dimensioni vaste ma ha mutato le sue connotazioni: oggi costituisce una vera e propria risorsa per il marketing territoriale, una nuova opportunità di sviluppo locale in grado di completare l’offerta turistica di un territorio e di conseguenza di attrarre investimenti, occupazione, ricchezza non soltanto economica ma anche di tutela ambientale in quanto garantisce la riqualificazione del territorio.

I vantaggi sarebbero molteplici, e includerebbero anche le scuole che potrebbero usufruire della pista: la Regione del Veneto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, promuove il progetto “Più sport @ Scuola” per incrementare le attività motorie-fisico sportive nelle scuole, mettendo in contatto diretto i giovani con gli organismi sportivi del territorio ed ha lo scopo di realizzare una concreta azione di avviamento allo sport. Tuttavia gli educatori sono spesso costretti ad allenare o preparare i ragazzi in condizioni non proprio agevoli, soprattutto per le specialità dell’atletica.

Inoltre, valorizzare il turismo sportivo significherebbe estendere la stagione turistica tradizionale, attrarre nuovi flussi di visitatori, creando e consolidando un’immagine favorevole di un territorio capace di distribuire la domanda sportivo-turistica in maniera più ampia. L’impianto, grazie anche all’ intraprendenza e alla passione delle società sportive che operano nella zona, potrebbe ospitare manifestazioni, gare ufficiali e anche squadre in ritiro, con conseguente fiorire delle strutture ricettive.

Segnaliamo su Facebook il gruppo tramite il quale si può  seguire lo stato di avanzamento dei lavori.

(Fonte: Gruppo Facebook “Pista di Atletica di Vallesella, un sogno che sta diventando realtà”)