La scorsa primavera sono iniziati i lavori per la realizzazione di una centralina idroelettrica sul Ru de Valesina nel Comune di Valle di Cadore.

Le controverse notizie inerenti i lavori di scavo e il ritrovamento di due macine da orzo, confermato dalla competente Soprintendenza Archeologica del Veneto, dopo una loro temporanea scomparsa, preoccupano fortemente la Pro Loco di Valle. L’inquietudine nasce da una serie di argomentazioni che riguardano, prima di tutto, il confronto e la relazione tra i soggetti incaricati alla tutela, la popolazione locale, gli enti, le associazioni che si occupano della difesa di storia e di tradizioni del territorio.

Da decenni in Comune di Valle collabora e mantiene contatti non episodici con la Soprintendenza Archeologica del Veneto, segnalando preventivamente ed opportunamente, tramite l’Ufficio Tecnico Comunale, i cantieri di scavo sia pubblici che privati.

Coerentemente con queste precise politiche, la Pro Loco di Valle auspica che tra tutti i soggetti interessati e coinvolti nella protezione e valorizzazione delle risorse locali, si mantengano proficui, costruttivi rapporti utili alla crescita culturale, all’approfondimento della conoscenza dei vecchi mestieri, alla produzione di prodotti della zona e alla loro trasformazione magari mediante i mulini presenti proprio nell’antico Borgo di Vallesina.

Forte preoccupazione anche riguardo l’antica viabilità lungo la Valle del Boite in quanto il suo percorso può essere stato attraversato o potrà esserlo di qui a pochi giorni, dallo scavo della tubazione di alimentazione della centralina in costruzione.
Per i numerosi studiosi che si sono recentemente interessati alle ricerche sulla via Regia sarebbe importante accedere alla documentazione redatta dalla ditta specializzata incaricata a vigilare tutte le fasi di scavo da En&En.