Il gruppo di minoranza “Insieme per Auronzo” ha votato contro l’istituzione della tassa di soggiorno con le seguenti motivazioni:
-Si propone una nuova tassa, senza nemmeno aver approvato il Bilancio di previsione per il 2013, quindi senza conoscere le necessità finanziarie dell’Ente per l’esercizio in corso e senza che al momento siano stati affrontati due nodi cruciali per il paese: il futuro della Società “Auronzo d’Inverno” S.r.l. e dello Stadio del Ghiaccio. Risulta quindi evidente la volontà di imporre questa tassa contro tutti e a tutti i costi.
– Siamo contrari alla sua istituzione per gli effetti negativi che produrrà nel settore turistico, sia sotto l’aspetto economico, sia per i balzelli burocratici e le sanzioni amministrative che verranno messe in capo ai gestori delle strutture ricettive, in molti casi nemmeno imprenditori turistici ma semplici proprietari di appartamenti.
– In un momento storico in cui si invoca da più parti una detassazione, si impone un nuovo onere sulle imprese turistiche e sulle seconde case degli auronzani, le quali, con l’introduzione dell’IMU, sono già state pesantemente colpite, mentre il Comune ha aumentato le proprie entrate di 353 mila Euro rispetto all’I.C.I.. Un carico fiscale che rischia, nel corso dell’anno, di aumentare ulteriormente con l’introduzione della nuova tassa sui rifiuti.
– L’organizzazione e le manifestazioni turistiche auronzane si sono sempre svolte con regolarità in passato, senza dover mai intervenire, per implementarle, imponendo nuove forme di tassazione alla nostra popolazione, bensì ottenendo opportuni finanziamenti e compensando le esigenze di bilancio con maggiori entrate extratributarie.
Esprimiamo altresì il nostro sconcerto e la nostra contrarietà nell’apprendere che l’unico segmento esente dalla tassa di soggiorno, in netto contrasto con quanto approvato dalla stessa maggioranza in Consiglio, sono i rifugi alpini. Il paradosso è che un pensionato che affitta un appartamento sarà soggetto a tassazione mentre il Rifugio Auronzo, con gran giro d’affari e di utile non sarà soggetto a tassazione. Non sfugge altresì il fatto che l’unico operatore turistico in seno alla maggioranza gestisce un rifugio così come qualche altro “amico”.
Ricordiamo che la tassa fu abolita nel 1989, in vista dell’imminente campionato mondiale di calcio del 1990, con la seguente motivazione: “l’abolizione dell’imposta avrebbe favorito il contenimento dei prezzi degli esercizi ricettivi e l’incremento dei flussi turistici”.
La stessa associazione Federalberghi si è dichiarata contraria all’imposta di soggiorno, poiché essa riduce la competitività del sistema turistico italiano, senza apportare alcun beneficio.
Tatiana Pais Becher e Antoniol Walter