Una delle attività più divertenti che si possono svolgere in montagna nel periodo estivo è la ricerca e la raccolta dei funghi. Benché il nostro territorio del Cadore ne sia ricco e presenti diverse tipologie di funghi, è necessario che tutti, dai residenti fino ai turisti, rispettino le norme che disciplinano questa attività, prestino attenzione alle specie che raccolgono ma soprattutto non alterino all’equilibrio del bosco.

La ricerca di queste leccornie inizia con le previsioni meteorologiche: la pioggia infatti è la madre dei funghi e se dopo questa arriva anche un bel tepore estivo, in pochi giorni la crescita è assicurata. Il fungaiolo esperto sa che è bene prestare attenzione alle condizioni meteo per capire come e quanto cresceranno.

La ricerca solitamente parte alla mattina presto ed è buona norma memorizzare le località e i posti in cui si è soliti ritrovare determinate specie: i funghi sono degli abitudinari e tendono a nascere negli stessi posti. Calma e pazienza sono compagne indispensabili per perlustrare il terreno e solitamente la ricerca si svolge partendo dal basso per poi salire. È consigliato camminare a zig–zag esaminando accuratamente il terreno, aiutandosi anche con un bastone per scostare la vegetazione e le foglie senza fare danni, allo scopo di vedere se esistono funghi nascosti sotto lo strato erboso. È meglio non cercare a mani nude, perché nascosti o mimetizzati nel terreno possono esserci spiacevoli e pericolose sorprese. Infine è inutile chiedere ai cercatori di lunga esperienza informazioni riguardo alle zone più ricche di funghi: non ve le diranno mai o peggio, potrebbero sviarvi verso zone poco fruttifere.

In questo articolo vi abbiamo dato qualche consiglio generale per un primo approccio con il bosco e i funghi, successivamente vi daremo consigli più specifici e tecnici, oltre alle normative da rispettare per svolgere questa attività in tutta sicurezza e nel rispetto del bosco.