Domenica 15 maggio 2016, con la rappresentazione teatrale “In guerra, per nessuno” realizzata al teatro cosmo di Pieve di Cadore si è conclusa la IV edizione della Settimana della Cultura Cadorina, evento organizzato dalla Magnifica Comunità di Cadore in collaborazione con i Comuni e Associazioni del Cadore, Società Filologica Friulana, Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, Gruppo Archeologico Cadorino, Confcommercio Belluno, Gal Alto Bellunese, Rete Museale Cadore Dolomiti e il Museo dell’Occhiale.
Nel corso della settimana le iniziative sono state in molte occasioni ampiamente partecipate, dimostrando il gradimento a riguardo da parte dei residenti e dei visitatori del Cadore, raggiunti dalla campagna informativa. “Ciò dimostra che il lavoro di squadra funziona” afferma il Presidente Bortolot. “L’affluenza alle strutture museali è stata importante, sono state infatti centinaia le persone che hanno visitato i Musei della Rete Museale e partecipato ai vari eventi da Selva di Cadore a Sappada, da Zoppè a Pieve, confermando che l’iniziativa si rivela efficace anche quale stimolo a una ricaduta economica e dunque diventa supporto all’economia turistica”.
Significativa è stata la partecipazione degli studenti in alcuni eventi in programma: al convegno di mercoledì 11 maggio di San Vito di Cadore, oltre 50 studenti delle scuole superiori di Belluno e San Vito si sono avvicinati alla realtà gestionale dei vari musei partecipando al convegno organizzato dalla Rete Museale e dalla Società Filologica Friulana; importante è stata la presenza e la partecipazione attiva di varie scolaresche negli eventi didattici incentrati sulla Grande Guerra. Particolarmente sentite sono state le presentazioni a carattere scientifico, relativamente all’inaugurazione del restauro della Pala Genova presso la Chiesa Arcidiaconale di Santa Maria Nascente e alla presentazione del volume “Lettere” di Alessio De Bon presso la sala della Magnifica Comunità di Cadore.
In definitiva l’Ente, esprime la propria gratitudine a tutte le istituzioni che hanno aderito all’iniziativa e la soddisfazione per aver promosso una visione unitaria del Cadore e nello stesso tempo aver stimolato l’interesse e la conoscenza per la storia ed il patrimonio del territorio.