Il Villaggio Sociale Eni “Corte di Cadore” è un complesso residenziale di villeggiatura nel comune di Borca di Cadore. Alla metà degli anni Cinquanta Enrico Mattei decide di costruire un villaggio turistico sulle Dolomiti riservato ai collaboratori del Gruppo e alle loro famiglie. Il progetto viene affidato all’architetto Edoardo Gellner, istriano di nascita e Cortinese di adozione, salito alla ribalta grazie ad alcuni edifici a servizio delle Olimpiadi Invernali del 1956 e profondo conoscitore dei problemi del costruire in montagna. Sceglie l’ubicazione del sito a Borca di Cadore, in una zona ghiaiosa ai piedi del monte Antelao, apparentemente inospitale ma con grandi potenzialità. Nel 1955 iniziano i lavori, e grazie alla piena complicità tra Mattei e Gellner, si costruisce una colonia per 600 bambini, un campeggio a capanne, un albergo, un residence, la chiesa realizzata in collaborazione con il grande Carlo Scarpa, e ben 263 villette unifamiliari, tutto perfettamente integrato nell’ambiente circostante. Diverrà il più grande complesso alpino d’Europa. La progettazione è totale: Gellner si occupa personalmente di tutti gli aspetti, dall’urbanistica al design, dalla sistemazione delle strade, alla piantumazione degli alberi, al progetto di ogni singolo mobilio e particolare di arredo. I principi ispiratori del progetto sono frutto della visione della società sognata da Mattei: elevata qualità architettonica, ma accessibile a tutti senza distinzioni gerarchiche; tutti i collaboratori hanno diritto ad usufruire in egual modo ai servizi del villaggio, l’assegnazione delle villette avviene per sorteggio cosicché il dirigente può trovarsi a soggiornare a pochi passi dal suo usciere. Non per niente viene denominato “Villaggio Sociale ENI”.
Ed è da qui che parte il film documentario“Villaggio Eni. Un piacevole soggiorno nel futuro” che ricostruisce l’avventura nata da due uomini straordinari, uniti nel realizzare un esperimento architettonico e sociale unico nel suo genere: il Villaggio Eni “Corte di Cadore”. A partire dagli anni 50 il Villaggio ha costituito un’ incredibile consuetudine per i dipendenti Eni e i loro figli, un’ esperienza che è ha lasciato profondi ricordi e forgiato il gusto estetico e l’immaginazione di tutta una generazione. Il film ci dischiude immagini inedite dell’Archivio Gellner e attraverso i suoi disegni, i plastici e filmini 16 mm ci racconta la straordinaria modernità di un architetto precursore dei suoi tempi e forse troppo ‘asimmetrico’ per essere compreso appieno. Una nuova generazione, attraverso l’indagine di un giovane regista, si interroga su quella esperienza mostrandoci infine cosa resta oggi di quel tentativo di concretizzare una precisa visione dell’impresa e della società, bruscamente interrotta dalla prematura scomparsa del suo committente. Un sogno del passato o un insegnamento per il futuro? L’autore Davide Maffei è laureato in Ingegneria Ambientale e vive e lavora a Modena. Nel 2007 fonda la GILSON PRODUCTIONS, troupe operativa nel mondo dei cortometraggi, spot e video commerciali. Dal 2011 è membro dell’associazione cinematografica SEQUENCE di Carpi (MO), specializzata nella realizzazione di documentari cinematografici.
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La proiezione integrale in esclusiva venerdì 27 dicembre 2013 alle ore 17:30, presso il Museo “Mario Rimoldi” a Cortina d’Ampezzo.
Informazioni www.villaggioeni.com