Il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti scrive una lettera, datata 25 novembre 2013, al Presidente del Consiglio Enrico Letta in merito alle promesse fatte nell’occasione della visita a Longarone per l’anniversario del cinquantenario. Enrico Letta fece visita al Vajont il 12 ottobre occasione nella quale, oltre a commemorare la tragedia, tenne un discorso in merito alla terra bellunese dove sosteneva ed accoglieva la richiesta di autonomia del territorio. A distanza di oltre un mese l’amarezza ha preso il posto dell’iniziale stima e riconoscenza espressa anche dalla stessa Ciotti per le parole dette dal Presidente del Consiglio durante il discorso. Infatti, dopo la riforma delle Province dove Belluno e Sondrio vengono citate come uniche terre ad avere un territorio tutto alpino, purtroppo però non viene fatto alcun cenno riguardo la possibilità di avere uno Statuto che stabilisca il sistema elettorale e la governance.
“Signor Presidente” scrive il sindaco di Pieve di Cadore “nella Legge di Stabilità sembra certo che il governo da Lei guidato darà al Trentino anche la delega fiscale con le inevitabile conseguenza che le nostre imprese andranno tutte a lavorare su quel territorio”. Conseguenza di questa riforma sarà infatti la crescita della disoccupazione nella zona del bellunese che, avendo le stesse caratteristiche del Trentino, non merita un trattamento diverso fa notare Maria Antonia Ciotti. L’invito del sindaco è di onorare le parole pronunciate durante il discorso di ottobre e di lavorare con il Ministro Delrio che in questi giorni sta lavorando alla riforma.