“E’ stato stipulato tra FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e RFI (Rete Ferroviaria Italiana) un protocollo d’intesa per rendere più accessibili ai viaggiatori con bici al seguito 180 stazioni ferroviarie italiane.
E’ un’ottima notizia, che testimonia l’importanza e l’attenzione crescenti per il cicloturismo, la mobilità sostenibile e l’intermodalità tra i diversi mezzi di trasporto.
Tra le stazioni del Veneto prescelte per questo intervento c’è anche quella di Calalzo, dove termina la linea ferroviaria che da Venezia e Padova porta nel cuore delle Dolomiti, patrimonio Unesco. La stazione di Calalzo è anche il punto di partenza della Ciclabile delle Dolomiti che porta a Cortina e Dobbiaco, e punto di arrivo dell’itinerario cicloturistico che sale da Belluno, lungo il quale lo scorso maggio sono state inaugurate, con grande partecipazione di Fiab Veneto, due ciclabili molto belle e importanti, grazie alle quali tutto il tragitto da Dobbiaco a Belluno e lago di S. Croce ora si può fare in sicurezza. Altre ciclabili sono state realizzate in Sinistra Piave Valbelluna e tra Ponte nelle Alpi e il lago di S. Croce.
Ma la buona notizia qui assume l’aspetto di una beffa, considerando che dall’estate 2014 Trenitalia Veneto ha abolito il servizio di trasporto bici tra Belluno e Calalzo! E’ stato sì attivato un treno speciale porta bici tra Venezia e Calalzo, ma solo per alcune giornate festive da fine luglio ai primi di settembre. Né ci sono più treni diretti da Padova e Venezia a Calalzo, bisogna sempre cambiare e soprattutto non si possono più portare le bici sui treni per Calalzo! Da Belluno a Conegliano poi i posti bici sono solo due. Un numero più consistente di bici è possibile caricare solo sulla linea Padova-Belluno.
E’ un bell’esempio di schizofrenia da parte di due società (Trenitalia e RFI) prodotte dallo “spezzatino” delle ex FFSS.
Fiab Belluno Amici della Bicicletta ha protestato contro questa insana decisione ed ha aperto una petizione on line per il ripristino del servizio, che ha raccolto quasi 1.500 firme, ancora attiva e visibile sul nostro sito www.bellunoinbici.it. Ma al momento non abbiamo notizia di un ripensamento da parte di Trenitalia Veneto.
Speriamo che, anche alla luce di questo accordo, la Regione Veneto e Trenitalia si rendano conto della necessità di ripristinare un efficiente servizio di trasporto bici sui treni per Calalzo e su tutte le linee ferroviarie regionali. Invitiamo enti locali e associazioni a fare pressione in questo senso. Bisogna anche considerare che per la realizzazione di piste ciclabili si spendono milioni di euro e decisioni come questa di Trenitalia Veneto boicottano e danneggiano pesantemente questo sforzo, anche finanziario, per lo sviluppo del cicloturismo nel nostro territorio, e anzi ne costituiscono una micidiale pubblicità negativa!
Per finire, possiamo documentare anche visivamente l’impegno di Trenitalia e Regione Veneto a favore del cicloturismo, della mobilità sostenibile e dell’intermodalità nelle vallate dolomitiche!
Stazione di Ponte nelle Alpi (BL) venerdì 18 settembre, ore 10 circa.
Due cicloturisti (o forse cicloterroristi?…) colti in flagrante mentre attentavano alla sicurezza pubblica, pretendendo di caricare i loro pericolosi ordigni sul treno in partenza per Calalzo! Per fortuna tale manovra, notoriamente vietata su tutte le linee ferroviarie europee, è stata sventata in tempo e i due sono rimasti sul marciapiede con tanto di naso!”
Bortolo Calligaro
presidente Fiab Belluno Amici della Bicicletta